Intervista a Jacob Kolster dell'Afdb

Secondo lei, questo forum serve a migliorare le relazioni Europa-Africa?
Mi sembra che questo forum abbia un alto livello di partecipazione da entrambe le parti, non ultimo da parte europea ma anche da parte del settore privato, dal sistema bancario. C’è un alto potenziale se si vogliono illuminare gli ambienti più potenti in Europa e nel continente africano. Già questo dato, preso a se stante, penso che sia molto molto importante.

In secondo luogo penso che ci sia molta attenzione su argomenti che sono fondamentali al giorno d’oggi. Nord Africa, primavera araba, che potrebbe trasformarsi in estate o in profondo inverno è qualcosa, secondo me, che definirei il fenomeno chiave delle ultime due decadi. A partire dalla caduta del muro di Berlino, quello che sta succedendo in Nord Africa e in Medio Oriente è fondamentale. Quindi essere concentrati su come l’Europa e gli attori privati e le banche e le istituzioni finanziarie possano giocare un ruolo nel sostenere gli stati e i popoli è importantissimo. Penso che questa sia un’ottima cosa di cui si occupa questa conferenza.

In terzo luogo penso che sia un’ottima iniziativa per mostrare ciò che l’Italia, come player storico e fondamentale del Mediterraneo, può fare e penso che sia molto importante che gli italiani ascoltino ciò che viene detto in questo dibattito affinché quegli italiani, che sono in posizione di fare qualcosa, tornino nei loro uffici, nei loro consigli di amministrazione, e facciano la differenza. Penso che sia molto importante.

Pensa che l’Europa abbia sbagliato qualcosa in passato nel suo rapporto con l’Africa?
Penso che ogni paese e ogni regione faccia degli errori soprattutto quando si pensa col senno di poi. Giudicando col senno di poi chiunque è molto intelligente.

Penso che ciò che l’Europa ha fatto, che il mondo ha fatto, avrebbe potuto farlo meglio o in modo diverso. La cosa più importante, e che suggerirei all’Europa, è di concentrarsi su questi aspetti: avete un rapporto privilegiato con una delle regioni politiche più importanti del mondo. E’ il posto dove sono scoppiati 9 degli ultimi 10 conflitti negli ultimi trent’anni. L’Europa deve fare la differenza. Aiutare i popoli che stanno rischiando le proprie vite per il cambiamento di regime, per la democrazia. Dare a queste persone un’accoglienza in Europa, come ha fatto dopo le guerre nell’ex Jugoslavia e dopo la caduta del muro di Berlino. Come hanno fatto gli americani quando hanno aiutato gli europei dopo la guerra più distruttiva dell’era moderna. L’Europa dovrebbe fare la stessa cosa. Dovrebbe essere più intelligente sulle migrazioni e sull’immigrazione e non paranoica. Tra vent’anni in Europa ci saranno più pensionati che persone in età lavorativa. Non c’è una via d’uscita a meno che non si taglino le pensioni e si chiamino i nordafricani. Sono altamente scolarizzati, sono giovani e sono pieni di buona volontà. L’Europa dovrebbe accoglierli in casa propria o aiutarli a produrre in Nord Africa. Non ha importanza. L’importante è che si deve fermare questa paranoia su qualcosa che ha un profondo significato economico.

Infine, sì, la doppia morale e i doppi pesi sulla guerra in Libia disturbano alcuni di noi come orribili doppipesimismi.

Come giudica la situazione in Libia. Abbiamo pubblicato alcuni commenti di africani sulla guerra in Libia. Secondo alcuni si tratta di una guerra di aggressione. Le informazioni che hanno spinto all’intervento militare della Nato erano false. Come giudica tutto ciò?
Non è il mio campo e ho poco da aggiungere. Penso che a questo punto come pragmatico e come economista, è questo il mio lavoro, dobbiamo guardare al futuro. La critica è importante purché fatta in modo costruttivo. Qualsiasi siano le cause che hanno portato alla guerra in Libia, penso sia giusto dire che più di 40 anni di regime in Libia non hanno fatto del bene al paese. E’ lo stato più ricco di petrolio dell’Africa. E’ la terza potenza per produzione di greggio del continente africano. E’ un paese ricchissimo. Ma questa ricchezza non è arrivata ai 6 milioni di libici.

Ultima domanda sulla Banca africana di sviluppo. Africanews ha coperto le notizie degli immigrati, per lo più africani, che lavorano come stagionali nelle campagne italiane senza alcun diritto e vivendo in condizioni immonde. Cosa può fare per loro l’AfDB?
In Sicilia o in Italia non possiamo fare niente. Ma ciò che possiamo fare è aiutare gli africani a restare in Africa. E gli europei possono fare altrettanto. Investite in Africa. Non bloccate l’Africa sia con le sue persone, non permettendo loro di arrivare in Europa, sia con i beni che possono esportare in Europa e non dando loro alcun credito. Li si blocca su tutti i fronti. Se non volete che gli africani arrivino in Europa aiutate gli africani a restare in Africa.  E’ questo quello che facciamo alla Banca africana di sviluppo.

 

Forum Africa 2011: interview with Jacob Kolster… di afrikanews

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