Intervista all'ambasciatrice Bensalah Alaoui

Come giudica questo forum? E’ utile?
E’ molto interessante perché affronta tutti i problemi principali soprattutto in questo momento storico dopo la cosiddetta “primavera araba”. Bisogna affrontare enormi sfide in Europa e in Africa. La mia proposta è stata di essere seri su questi argomenti e far fare ad entrambi i continenti i propri compiti a casa. Per questo bisognerebbe avere dei partner di riferimento. Ciò è interessante perché il Marocco è un partner serio nel lavoro d’intermediazione per alcuni problemi. Siamo molto vicini all’Europa. Come sa abbiamo uno status avanzato. Inoltre stiamo facendo molte cose in Africa. In particolare in cinque settori: in energia, stiamo cercando di fornire l’energia a tutto il paese, in ingegneria finanziaria, offriamo consulenza in agricoltura nel deserto, nella pesca, nella sicurezza alimentare e in tutte le problematiche collegate, e nei trasporti e nelle comunicazioni.

E’ molto interessante perché possiamo fare tutto ciò con quella che chiamiamo la cooperazione trilaterale. Siamo stati molto attivi tra il Giappone, l’Africa e il Marocco. Giga, un’agenzia del Giappone, ha finanziato alcuni progetti, e il Marocco ha offerto il know-how, la conoscenza del retroterra culturale. Così abbiamo realizzato dei progetti di grande successo. Penso che ciò che sta succedendo, soprattutto col fatto che il Marocco sta attraversando una rivoluzione molto soft verso una maggiore democratizzazione, un percorso che abbiamo iniziato molto prima di altri, può essere un ottimo partner per questa cooperazione tra Europa e Africa. Senza dimenticare le relazioni con l’America latina e soprattutto con il Brasile e i BRICS.

Secondo lei cosa deve fare l’Europa?
L’Europa dovrebbe offrire il proprio know-how. Sappiamo che l’Europa ha tantissime difficoltà al momento. Prima di tutto deve affrontare i propri problemi e in particolare la crisi finanziaria ed economica. L’Africa, tuttavia, offre all’Europa tanti assets. L’Europa può realizzare in Africa la crescita che è riuscita a fare in Europa. Penso che con investimenti può promuovere progetti interessanti e soprattutto fare da argine all’aggressiva presenza della Cina in Africa. Penso che ci sia spazio per una cooperazione molto costruttiva.

A proposito del popolo Saharawi, qual’è la situazione attualmente?
Come sa, il Marocco ha proposto un piano per l’autonomia. Adesso è ancora più importante perché con la nuova Costituzione abbiamo adottato una regionalizzazione molto avanzata. Non è il modello dell’Italia, della Germania o della Spagna ma qualcosa che da più democrazia alle regioni in modo che le popolazioni possano governarsi con i propri parlamenti, i propri governi, i propri rappresentanti, e affrontare i propri problemi restando parte dello stato del Marocco. Penso che sia molto promettente.

Perché si oppongono?
Perché il movimento Polisario, che è sostenuto fortemente dal nostro vicino, ha un’altra agenda politica. Tuttavia adesso molte nazioni, comprese le Nazioni Unite, hanno riconosciuto la credibilità della proposta del Marocco come l’unica via d’uscita dall’impasse che stiamo attraversando in questo momento.

Interview with Moroccan ambassador Assia… di afrikanews

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