Osservatorio Migranti Africalabria.org
Rosarno, 2 dicembre 2010. Sono passati poco più di 15 giorni dalla morte di Marcus, il cittadino del Gambia, che viveva in una catapecchia semi-diroccata in mezzo alla campagna senza acqua nè luce nè gas, morto per le conseguenze di una polmonite bilaterale, non in un qualsiasi paese in via di sviluppo ma nella moderna e civile Italia… E intanto a Rosarno continuano gli sgomberi e gli arresti. Gli ultimi stamattina: 10 africani, in prevalenza ghanesi e nigeriani, che abitavano in un tugurio in pieno centro abitato, portati via dalla polizia.
Dopo i fatti di gennaio dell’anno scorso e la deportazione di 2500 immigrati, abbiamo assistito ad una stucchevole processione da parte di parlamentari nazionali ed europei, commissioni Schengen, segretari di partito e consoli americani. Ci sono state vibranti proteste da parte di paesi stranieri, questori che hanno sputtanato istituzioni e sindacati denunciandone la cronica assenza.
Abbiamo letto comunicati stampa da parte di chiunque, Rosarno è stata teatro e palcoscenico di passerelle, pardon, seminari, convegni con ospiti di grande prestigio, economisti, ex presidenti della camera e via discorrendo. In tanti sono venuti a Rosarno a dirci qualcosa: che siamo razzisti o che non lo siamo, che c’è la mafia o che non c’è e bla bla bla.
I sindacati confederali (gli stessi sputtanati dal questore) organizzano il 1° maggio a Rosarno, disobbedienti e antagonisti o sedicenti tali vi aderiscono e rivendicano la partecipazione (sti cazzi…!) Per la cronaca, noi che non siamo nè l’uno nè l’altro non abbiamo aderito!
Tutti avevamo chiesto a gran voce una sistemazione dignitosa per i migranti, anche quelli che dopo i disordini ne avevano preteso la cacciata. Bene…, dopo tutto sto casino, ci si sarebbe aspettato un minimo di intervento in direzione dell’accoglienza e invece? Invece abbiamo visto solo repressione! Ghetti, grandi fabbriche e casolari abbandonati interdetti e arresti a casaccio! Magari gli ultimi arrestati sono gli stessi irregolari che dopo 6 mesi di CIE a Bari, sono stati ributtati in mezzo alla strada dopo che lo sceriffo di ferro Maroni aveva tuonato: “i clandestini saranno espulsi!”
Espulsi appunto…, ma che significa? Significa che ti tengo 6 mesi in un lager, dopo di che, ti metto in mano l’ennesimo foglio di carta con su scritto “te ne devi andare!”
A gennaio scorso, accompagnavamo alcuni dei ragazzi feriti dopo gli scontri ad incontrare il Presidente della Repubblica in visita a Reggio Calabria, mentre li baciava ad uno ad uno e, in un perfetto inglese, diceva loro “dobbiamo fare di più per gli immigrati“, a Rosarno, nello stesso istante, i prefetti di ferro “mandati dal governo a ripristinare la legalità” nei nostri territori (sticazzi again), mandavano i vigili urbani ad operare gli “sgomberi umanitari”, che tradotto in parole potabili significa calci in culo e niente più!
Gli africani son tornati anche quest’anno quindi, ma sono molti di meno rispetto agli anni precedenti. L’anno scorso, in un territorio che abbracciava i comuni di Rosarno, Gioia Tauro, San Ferdinando, Rizziconi, Melicucco e Taurianova, nel mese di dicembre ce n’erano 2500, oggi circa 700, più o meno gli stessi che erano ritornati già l’anno scorso dopo la deportazione. Sono aumentati invece i cittadini dell’est Europa, fonti del comune parlano di 50 autobus arrivati dalla Bulgaria.
C’era forse qualcuno che pensava che non ne sarebbero ritornati? Tutti sapevamo che sarebbero tornati ma, a parte l”interessante mediazione della parrocchia di Drosi con i proprietari di immobili per l’affitto di case a prezzi equi (una goccia in mezzo al mare), nel resto della Piana, gli africani sono abbandonati a loro stessi e o s’affittano un posto letto nelle poche case o garage disponibili o si sistemano alla meno peggio da qualche parte.
SAREBBE STATO FANTASCIENTIFICO IMMAGINARE UNA PROGRAMMAZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI? RITENIAMO DI NO! E non riusciamo a comprendere quali possano essere gli impedimenti per un intervento di accoglienza specie quest’anno che le presenze sono di gran lunga inferiori rispetto agli anni precedenti. Eppure i soldi arrivano nella Piana, eccome se arrivano… L’anno scorso ad esempio, il buon Maroni promise 200mila euro a marzo e li mandò ad aprile: sarebbe interessante sapere quando e come sono stati impiegati, giusto perchè sono soldi pubblici e non soldi personali del conto corrente del ministro. Ma parrebbe più facile conoscere come vengono spesi i soldi al Quirinale…
PER CUI ANCHE QUEST’ANNO CI VEDIAMO COSTRETTI A DENUNCIARE I GRANDI ASSENTI: LE ISTITUZIONI A TUTTI I LIVELLI, dal GOVERNO CENTRALE agli ENTI LOCALI, passando per REGIONE e PROVINCIA di REGGIO CALABRIA.
Tutti bravi a vendere fumo, a parlare di progetti, di corsi di formazione per gli immigrati, a suon di milioni di euro, a presentare mozioni e interpellanze, a finanziare, a suon di centinaia di migliaia di euro, progetti per i migranti di cui i migranti non sanno nulla.
Avvoltoi e sciacalli svolazzano sopra Rosarno e in questa categoria non vi stanno solo i cosiddetti cattivi, ma rientrano a pieno titolo anche i “buoni”, i paladini dei diritti dei migranti e dei lavoratori e i professionisti dell’antimafia.
ALTRA ASSENTE INGIUSTIFICATA: LA CARITAS NAZIONALE, che viene a Rosarno a presentare il rapporto annuale sull’immigrazione, ma non spiega come mai è presente con la sua struttura a Castel Volturno e non a Rosarno, dove la presenza significativa dei migranti coincide con i mesi più freddi dell’anno.
Rassegnatevi cari fratelli africani, l’Italia è un paese strano, c’hanno cancellato la cultura e resettato la memoria, quindi noi italiani non lo sappiamo che siamo stati anche noi migranti, che quello che la Lega Nord oggi dice degli immigrati qualche anno fa lo diceva dei meridionali e ancora qualche anno più addietro lo dicevano di noi italiani in quei paesi dove andavamo a bussare.
Eh sì…, siamo proprio un paese strano, vi sono 60 milioni di italiani in giro per il mondo ma l’Italia è diventato un paese inospitale verso gli immigrati, ha la Costituzione più bella del mondo, ma gli italiani non la conoscono e le istituzioni la violentano quotidianamente.
A proposito di Costituzioni…
Dalla Costituzione dell’Impero Mandingo, la più vecchia costituzione al mondo, redatta in Mali nel 1236 con il nome di Carta di Kurukan Fuga e votata con un’assemblea di popolo …
Art. 5 “Ciascuno ha diritto alla vita e alla preservazione della sua integrità fisica”
Art. 16 ” LE donne, oltre alle occupazioni quotidiane, devono essere associate a tutti i nostri governi”.
Art. 24 “Non fate mai torto agli stranieri”