Somalia: lapidata per adulterio

Una donna somala è stata lapidata per adulterio lo scorso martedì, secondo quanto reso noto da fonti ufficiali il giorno successivo.

Halima Ibrahim Abdurrahman, 20 anni, è stata uccisa davanti a centinaia di persone, in maggioranza donne e bambini, nella città di Wajid, 400 Km a nord ovest della capitale Mogadiscio.
Sheikh Ibrahim Sheikh Abdirahman, giudice per un gruppo militante islamico di Al-shabaab del distretto di Wajid, nella provincial di Bakool, ha affermato che Halima Ibrahimbdurrahman avrebbe fatto sesso “illegale” con un uomo non sposato, Nanah Mohamed Madey.

Per il suo comportamento Nanah Mohamed Madey ha ricevuto 100 frustate. “Hanno ammesso tutto in tribunale” ha detto il giudice.

Il gruppo islamista somalo di Al shabaab controlla gran parte della Somalia del sud, mentre il governo occidentale guida solo una piccola parte della città di Mogadiscio.

Questo è il quarto caso di lapidazione per adulterio compiuta dai gruppi islamici solo nell’ultimo anno.

Lo scorso anno Al-shabaab ha lapidato due uomini nella stessa città dopo averli accusati di spionaggio, mentre una tredicenne è stata lapidata per adulterio nella città portuale di Kismayo, circa 300 km a sud di Mogadiscio.

Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno denunciato, inoltre, la violenza sessuale subita da una giovane e anche da un uomo nella regione del basso Shabelle.
La Somalia non ha un governo effettivo da quando i “signori della guerra” rovesciarono il dittatore Mohamed Siad Barre nel 1991.

(Scritto da Muhyadin Ahmed Roble, giornalista free lance somalo che si è stabilito in Kenya. Lavora per testate locali e internazionali e si occupa della crisi nel Corno d’Africa. È stato editore del giornale locale Xiddigta e ha prodotto Simba FM a Nairobi e Mogadiscio. Lavora da più di sei anni come scrittore, giornalista, editorialista, corrispondente  ed editore).

Muhyadin Ahmed Roble

giornalista freelance
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