UNITED STATES OF AFRIKA

africa-uniteQuesta è la storia degli stati africani raccontata da un africano, Mamadou Vieux Diop.

Innanzitutto vorrei ricordare il periodo dell’indipendenza degli stati africani, credo che il progetto dell’unione africana fosse già scritto negli anni ’60 a livello di stati africani. Non dimentichiamo che l’Oua (l’Organizzazione per l’Unità Africana, oggi Unione Africana, NdT) è stata una versione più o meno aggiustata della volontà di andare verso una vera e propria federazione di stati africani e l’idea di Oua è nata dapprima dalla proposta e dalla volontà di leaders come Kwame Nkrumah du Ghana.

Kwame Nkrumah era favorevole piuttosto a una federazione africana, quindi a una vera unione africana con un governo centrale, una forza armata unica e un sistema di stati federali. Altri leader politici come il presidente Léopold S. Senghor hanno proposto di andare piuttosto verso dei cerchi concentrici. La teoria dei cerchi concentrici è di iniziare a livello delle regioni, di organizzare delle confederazione a livello regionale, e in seguito preparare la federazione africana.

L’Oua è nata quindi come il frutto di un modus vivendi tra questi leader. Ci si è accorti che questo non era sufficiente e, oggi, l’Unione africana è giustamente un progetto che ha la volontà di andare più in là dell’Oua.

Se si tratta di ricominciare lo stesso percorso lasciando agli stati le sovranità sulle questioni fondamentali come la difesa e la sicurezza, secondo me non servirà a niente. Allorquando prendiamo atto che uno dei problemi principali dell’Africa è effettivamente quello della sicurezza, e quello della difesa, ci accorgiamo che ovunque sono in corso delle guerre civili.

L’Africa occidentale che sembrava fosse riuscita a scampare a quest’evoluzione, è stata coinvolta da questo spettro della violenza e delle guerre civili nel decennio 1990-2000.

Il problema centrale che si pone è quindi di sapere come gestire un meccanismo di difesa e di sicurezza poiché la sicurezza, checché se ne possa dire, precede lo sviluppo. Ecco, secondo me, un compito importante da inserire nell’agenda dell’Unione africana. ghana-statues

L’altro aspetto importante è il NEPAD, il nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa, che costituisce una sfida per l’Unione africana. La prospettiva è di vedere se questa Unione africana farà progredire l’agenda del Nepad il cui obiettivo è di costruire la rete di sviluppo infrastrutturale dell’Africa.

I grandi problemi con i quali ci dobbiamo confrontare sono le infrastrutture stradali, le infrastrutture fluviali, marittime che potranno facilitare gli scambi tra i diversi paesi. A questa si aggiunge una terza agenda che interessa il problema della governance a livello globale, è il problema della revisione delle politiche dei pari che è un meccanismo istituito nel quadro del Nepad.

Vedremo cosa farà questo meccanismo creato all’interno dell’Unione africana e che ha mostrato la sua inefficacia sul terreno dell’unificazione del continente africano, che è l’unica soluzione per la sopravvivenza del continente.

 

Di Mamadou Vieux Diop

Foto di: kchenx e nyanirosen su Flickr