Tunisia: Jerandi incontra Di Maio

Di Maio ha invitato il suo omologo tunisino, Othman Jerandi, al G20 di Matera e con l’occasione ha ribadito l’importanza che la Tunisia riveste per gli interessi italiani nella regione. Di seguito il comunicato stampa del ministero degli esteri.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi di Maio, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Ministro degli Affari Esteri della Tunisia, Othman Jerandi.

Il Ministro Di Maio ha confermato l’intenzione di lavorare a favore di un ulteriore consolidamento dei legami politici ed economici con Tunisi, partner strategico dell’Italia nella regione.

Nel sottolineare che la stabilità della Tunisia è essenziale per gli equilibri dell’intera area euro-mediterranea, il Ministro Di Maio ha assicurato il pieno appoggio dell’Italia al percorso di riforme che le Autorità tunisine intraprenderanno e che, con il sostegno della Comunità internazionale, potrà assicurare una prospettiva di stabilità e prosperità al Paese.

A conferma della particolare attenzione che l’Italia rivolge al Paese nordafricano, il Ministro Di Maio ha invitato il Ministro Jerandi a partecipare alla riunione dei Ministri degli Esteri del G20 che si terrà a Matera il 29 giugno prossimo.

Il Ministro Di Maio ha altresì valorizzato l’impegno che l’Italia profonde in sede europea nel quadro del nuovo approccio dell’UE verso il Vicinato Sud, ricordando in particolare l’importanza del Piano per l’economia e gli investimenti.

Il titolare della Farnesina ha ribadito l’importanza della cooperazione bilaterale in materia di gestione dei flussi migratori, esprimendo apprezzamento per gli sforzi delle Autorità tunisine nel contrasto all’immigrazione irregolare e per gli sviluppi positivi in materia di riammissioni, su cui e’ essenziale che Italia e Tunisia continuino a lavorare in un’ottica di flessibilità e rapidità.

I Ministri hanno inoltre passato in rassegna alcuni dei principali temi di interesse regionale, a partire dalla Libia e dal processo di pace israelo-palestinese.

Fonte: esteri.it

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