Terzi in Etiopia: cooperazione rafforzata

“Italia ruolo guida nella comunità internazionale in Corno D’Africa”.

“L’Italia non è seconda a nessuno e deve avere un ruolo guida nella comunità internazione nel Corno d’Africa”. Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi, in visita ad Addis Abeba, sintetizza con queste parole i lunghi colloqui che ha avuto questa mattina con il Primo Ministro Meles Zenawu e con il Ministro degli Esteri Hailemariam Desalegn. I nostri, ha sottolineato il titolare delle Farnesina, sono “due Paesi legati da tradizioni fortissime e da un futuro di cooperazione politica sul piano della sicurezza e di cooperazione economica” che ha grandi prospettive. Terzi ha affrontato “tutti i temi più caldi per la politica estera e di sicurezza di questo Paese: dal consolidamento delle istituzioni somale al processo di stabilizzazione tra Sudan e sud Sudan, fino alla difficile questione dei rapporti tra Etiopia ed Eritrea”.

Stabilità contro pirateria

Il capo della diplomazia italiana ed i suoi interlocutori etiopici si sono soffermati in particolare sulle “grandi sfide che uniscono Italia ed Etiopia nel contrasto al terrorismo e nella lotta contro la pirateria” senza trascurare un capitolo chiave come “le questioni che riguardano direttamente l’interscambio bilaterale” in continua crescita e i molti fronti legati alle potenzialità economiche. “Se le nostre nazioni lavorano insieme – ha concluso Terzi al termine dei colloqui – possono fare la differenza nella stabilità del Corno d’Africa.

La crescita dei rapporti economici

“I rapporti economici tra Italia ed Etiopia si innestano su una politica di crescita sostenuta che il governo di Addis Abeba, attraverso un piano quinquennale, sta perseguendo con grande determinazione”. Il Ministro Terzi, in visita in Etiopia con una folta delegazione di imprenditori, guarda con ottimismo alle prospettive di sviluppo del paese africano e alle ulteriori potenzialità di cooperazione economica. L’Etiopia, sottolinea Terzi, “conta di svilupparsi ancora a tassi superiori al 10% nei prossimi cinque anni” e ha grandi potenzialità anche in settori finora poco sviluppati come quello industriale “che dovrebbe raggiungere oltre il 22% del prodotto interno lordo entro cinque anni”.

I settori strategici

I settori strategici su cui puntare sono quelli dell’energia, delle infrastrutture, dell’agroindustria e dei servizi: “Molti degli imprenditori che mi hanno accompagnato (tra gli altri Eridania, Salini, Trevi, Geox), rappresentano realtà importanti sul piano della collaborazione economica” tra i nostri due Paesi. E c’è “un impegno a sviluppare ulteriormente un partenariato che è già significativo”. Le esportazioni italiane verso l’Etiopia, ha ricordato Terzi, “dall’anno scorso sono aumentate del 150% e c’è anche un livello significativo di importazioni”.

Firmato protocollo di assistenza sanitaria

Il Ministro Terzi ha firmato un protocollo di assistenza sanitaria tra il Cuamm (ong di medici per l’Africa) e il Ministero della Sanità etiope, assieme al ministro della Sanità etiopico e al presidente della Conferenza episcopale locale. Il progetto vuole creare una rete tra i diversi livelli di servizi sanitari esistenti per rafforzare l’intero sistema dell’assistenza materno-infantile garantendo servizi sanitari di qualità e aumentandone la possibilità di accesso. Il Cuamm ha già progettato e realizzato – con il cofinanziamento della Cooperazione italiana – l’ospedale di Wolisso, nella regione dell’Oromyia.

La seconda tappa in Mozambico

La seconda tappa della missione del Ministro Terzi in Africa è il Mozambico dove il capo della diplomazia italiana incontra il Primo Ministro Bonifacio Aires Ali e l’omologo Oldemiro Baloi. All’ulteriore consolidamento degli storici rapporti di amicizia con il Mozambico, che datano dall’indipendenza (1975) e ancor più dalla mediazione e dalla firma in Italia dell’Accordo di Pace (1992) tra Maputo e l’allora guerriglia antigovernativa della Renano, sono legate le grandi opportunità di investimento che potranno determinare le recenti scoperte di enormi giacimenti di gas naturale da parte di Eni. Le riserve potranno rendere il Mozambico uno dei principali produttori mondiali di gas naturale con l’Italia tra gli ‘interlocutori’ privilegiati.

Povertà ma anche prospettive di sviluppo

Si tratta di un Paese dove – come in Etiopia – la popolazione vive ancora una situazione di povertà. In entrambi i Paesi le proiezioni di crescita hanno riscontri veri e la presenza imprenditoriale italiana e l’interscambio commerciale sono realtà importanti, come pure le necessità di investimenti in infrastrutture. Condizioni che consentiranno alla folta delegazione di imprenditori che accompagnerà il titolare della Farnesina di muoversi in un sistema ambientale favorevole.

 

Fonte: esteri.it

 

 

 

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.