Tasha Rodrigues si racconta a ImmigrazioneOggi

Musica e integrazione: Tasha Rodrigues, cantante angolana, si racconta a ImmigrazioneOggi.
Definita la “figlia artistica” di Miriam Makeba, Tasha racconta la sua esperienza di immigrata e il suo sentirsi “cittadina del mondo”.

Il 2 dicembre scorso, la stazione di Roma Ostiense ha assistito ad una esplosione di musica, ritmo e danza africana.

Sul palco la cantante angolana Tasha Rodrigues, che con il concerto sPARTITI: l’immigrazione si fa musica, nato dalla collaborazione tra Cooperativa 2000 Orizzonti, Ferrovie dello Stato e Sulleali – Comunicazione Responsabile, ha chiuso i battenti della mostra fotografica Ferrovie ed integrazione: identità e culture di una Europa multietnica promossa da Progetto ImmigrazioneOggi in collaborazione con le FS e le cinque reti ferroviarie di Spagna, Belgio, Polonia, Francia e Lussemburgo.

Definita dalla critica musicale la naturale erede di Miriam Makeba, Tasha vanta collaborazioni con nomi noti della musica italiana e internazionale come Fausto Leali, Tullio de Piscopo e James Brown in qualità di corista. Il suo ultimo album Tirando pedras ha vinto il premio Multiethnic 2007, e nel 2008, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, viene definita la migliore voce femminile dell’anno. Sempre all’Auditorium, nel marzo 2010 all’interno del Miriam Makeba Tribute, è particolarmente apprezzata dal pubblico per la sua potentissima voce.

La musica di Tasha è il frutto di una commistione di generi e ritmi provenienti da diverse parti del mondo, in grado di unire le sonorità ed armonie dell’Africa, dell’America Latina e dell’Europa; la sua storia di africana da molti anni in Italia con esperienze in Brasile, Capo Verde, Mozambico, USA, Portogallo, Francia, Inghilterra e Romania dove ha portato la sua musica, l’hanno resa “cittadina del mondo”, consapevole che la diversità è sempre una ricchezza.

Ad ImmigrazioneOggi Tasha racconta la sua esperienza migratoria, l’amore per il proprio lavoro, la forza della musica in grado di valicare barriere geografiche e culturali.

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