Sudafrica: 4 arrestati per omicidio somalo

La polizia sudafricana ha detto giovedì scorso che un somalo di vent’anni è stato picchiato a morte durante una rapina a Città del Capo.

Il portavoce della polizia, capitano Joe Wilson, ha detto che un uomo è entrato in un negozio all’interno del residence Delft col pretesto di usare il telefono pubblico intorno alle 13.45 di mercoledì.

“Ha insistito con il proprietario del negozio affinché questi gli aprisse la porta e lo aiutasse”, ha aggiunto Wilson. A quel punto il negoziante è stato ucciso all’apertura della porta, ha concluso il capitano.

Secondo la polizia il sospettato avrebbe usato un coltello e con quest’arma avrebbe colpito il proprietario del negozio sul lato sinistro del petto.

Altri sei uomini si sarebbero uniti alla rapina del negozio prelevando non specificati quantitativi di ricariche telefoniche e sigarette, sempre secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine.

Wilson ha anche detto che i due assistenti del negozio sono rimasti illesi. I quattro sospettati, che hanno 22, 23, 24 e 38 anni, sono tutti residenti della zona. I quattro uomini saranno chiamati in tribunale il 4 gennaio per rapina e omicidio.

Il Sudafrica, che ha una popolazione superiore ai 44 milioni di persone, conta 30 mila rifugiati ufficiali e 100 mila richiedenti asilo. Le stime, tuttavia, segnalano la presenza sul territorio di più di cinque milioni d’immigrati irregolari.

I rifugiati non sono sempre stati i benvenuti in Sudafrica, sopratutto tra le comunità nere più povere perché visti come gruppi in competizione per le stesse scarse risorse e per il lavoro.

Gli imprenditori delle città, accusati di fomentare le violenze, sostengono che i somali stanno rubando clienti offrendo beni a prezzi più bassi costringendoli a chiudere i negozi.

Di

Muhudin Ahmed Roble Roble
freelance journalist

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