Somalia: Terzi, Italia impegnata a sicurezza e stabilita’ paese

Il Ministro Terzi ha incontrato oggi (7/1/2013) alla Farnesina il Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri somalo, Fawzia Yusuf Haji Adan, la prima donna a ricoprire tale incarico nella storia del Paese africano.Si è trattato del primo colloquio con un membro del Governo somalo dopo la storica missione del Capo della diplomazia italiana a Mogadiscio, il 23 ottobre scorso.

Nel corso dell’incontro sono state approfondite le principali sfide che le nuove Autorità somale dovranno affrontare nel periodo post-transitorio, al fine di rafforzare il quadro istituzionale, di sicurezza e di sviluppo. Particolare attenzione è stata altresì dedicata alla forte volontà del Governo somalo, confermata dal Ministro Fawzia, di costruire uno Stato unitario organizzato su basi federali che possa garantire la più ampia tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali del popolo somalo.

A tale fine, assume rilevanza l’insediamento di Amministrazioni locali, legittime ed inclusive, nelle aree della Somalia centro-meridionale, nel pieno rispetto della “ownership” somala.
Il Capo della diplomazia italiana ha ribadito il forte impegno italiano, anche nel quadro dell’Unione Europea, per promuovere la stabilizzazione del Paese, in continuità con il sostegno garantito alla Somalia durante il periodo transitorio: si era svolta proprio a Roma, nel luglio scorso, l’ultima riunione del Gruppo di Contatto delle Nazioni Unite.
Sono la giustizia, la sicurezza e la cooperazione allo sviluppo i settori sui quali l’Italia intende concentrare i propri sforzi, e che costituiscono prioritario oggetto di attenzione del “Tavolo Somalia”, fortemente voluto dal Ministro Terzi, che si riunisce regolarmente allo scopo di garantire la necessaria concretezza ai vari progetti. In particolare, da parte italiana è stato confermato il sostegno alle Forze di Sicurezza e alla Polizia somale, anche con l’avvio nel corrente mese di gennaio di un corso di addestramento per 200 unità di polizia robusta, ad opera dell’Arma dei Carabinieri. Il corso si inserisce all’interno dell’impegno italiano a sostegno degli sforzi del Governo somalo per il controllo territoriale, la lotta contro il terrorismo e la pirateria. L’obiettivo è anche quello di riattivare il tessuto economico e produttivo della Somalia, che può offrire opportunità di collaborazione economica e commerciale in settori come la pesca e le risorse naturali.

Il lungo e cordiale colloquio ha altresì passato in rassegna le principali tematiche regionali del Corno d’Africa, sottolineando la necessità di consolidare le Istituzioni somale in un quadro di stretta collaborazione con i Paesi dell’area.

Fonte: esteri.it

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