RD Congo: Uganda e Angola reclamano due villaggi

La Repubblica Democratica del Congo sembra avere delle frontiere permeabili tanto che due paesi vicini ne minacciano l’integrità territoriale. Questi gli ultimi fatti: a fine maggio 2009 i militari angolani hanno invaso il villaggio congolese di Sava, nel territorio di Mbanza-Ngungu, a più di 200 chilometri da Matadi, capoluogo di provincia nel Basso-Congo. Alcuni poliziotti ugandesi sono entrati armi in pugno nel villaggio di Panzudu che si trova a 13 chilometri da Mahagi nella Provincia Orientale.

La popolazione congolese è preoccupata per tutte queste incursioni perché gli invasori sono dotati di armi pesanti. Contrariamente a quanto è avvenuto durante la prima invasione di Sava, i militari angolani non hanno occupato le case del villaggio tuttavia si sono sistemati nei campi. Presi dal panico, gli abitanti hanno già iniziato a fuggire aspettando che le autorità dei due paesi trovino una soluzione al problema.

E’ per questo che dal primo giugno 2009, il governatore della provincia congolese del “Basso Congo” soggiorna nella capitale dell’Angola per trovare pacificamente un compromesso, all’interno del comitato misto.

Più a nord, nella provincia orientale, alcuni poliziotti ugandesi accompagnati dal commissario del distretto di Nebbi (Uganda), al confine con la RD Congo, sono venuti a Panzudu per vietare il proseguimento dei lavori di costruzione degli edifici della polizia congolese di frontiera col pretesto che questi lavori si svolgerebbero sul suolo dell’Uganda. 

Qualche mese fa, tuttavia, la commissione mista tra RDCongo e Uganda per la verifica dei confini nazionali, aveva confermato che questa zona apparteneva al territorio congolese. E’ per questo che l’autorità amministrativa congolese locale aveva ordinato di proseguire i lavori e aveva chiesto alle forze armate di sorvegliare.

La popolazione del villaggio teme che questa situazione provochi delle battaglie tra le truppe ugandesi che si trovano dall’altro lato della frontiera congolese e le truppe dell’esercito congolese che fanno la guardia ai lavori di costruzione a Panzudu.

 

Trésor Kibangula