Perché gli africani consumano tanto e producono poco?

In economia, la ricchezza appartiene a chi detiene la produzione. Ciò vuol dire che guadagna chi vende più di quanto acquista mentre perde colui che acquista più di quanto vende. Visto che non abbiamo alcun potere sulla vendita delle nostre risorse naturali, restiamo nelle posizioni di acquirenti cronici quindi perdenti eterni. Al contrario gli asiatici si trovano su posizioni di venditori emergenti. E’ importante spiegare perché siamo in questa situazione che ci impoverisce ed è importante cercarne le cause. Possiamo porre 2 domande per comprendere la situazione: è buono il modello economico che abbiamo? Perché produciamo così poco?

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1° Quali sistemi economici ha conosciuto l’Africa?

Nel MPA (modo di produzione africana, come è stato definito da CA Diop) che reggeva le società negro-africane all’epoca dei faraoni e degli imperi, chiunque era un produttore, fatta eccezione per l’amministrazione e il clero. La società funzionava per complementarità e ognuno, con una relativa indipendenza, produceva qualcosa di cui la società aveva bisogno. La terra apparteneva a tutti, le risorse erano ragionevolmente distribuite e ognuno aveva la possibilità di trasformare le risorse naturali per arricchirsi. Non c’era disoccupazione e, non lo si dirà mai abbastanza: la fame non esisteva in Africa prima della tratta.

Nel sistema capitalista che domina oggi nel mondo, solo un piccolo gruppo di persone possiede dei fondi necessari per avviare un’attività produttiva mentre le risorse naturali sono confiscate dall’elite, anche se in Africa si può ancora accedere ad alcune risorse. Tutti coloro che non hanno la fortuna di trovarsi a capo di un’attività produttiva non ha altra scelta che vendere la propria forza lavoro al produttore. Quest’ultimo diventa quindi il re e può fare la sua legge al di sopra dei lavoratori, modificando le loro condizioni di lavoro e i loro salari come meglio gli pare.

All’uscita delle università africane, i giovani hanno soprattutto da vendere la loro forza lavoro mentre la formazione spesso non verte sull’imprenditoria indipendente. Se tutti vendono la propria forza lavoro e non c’è un produttore per dare loro un impiego, allora la disoccupazione diventa endemica. Dato che in Africa ci sono pochi produttori e che la protezione dei lavoratori non è una priorità dei nostri governi, si finisce come in questo momento con un forte tasso di disoccupazione e di lavori precari. Al contrario, la Cina e l’India, anche se si appoggiano su di una forza lavoro incatenata e spesso mal pagata, hanno un buon numero di produttori riuscendo così a creare dei posti di lavoro e a far decollare le loro economie.

2° Perché c’è una mancanza di produttori?

Mi sono sempre chiesto come mai l’Africa sia l’unico continente a non avere una casa automobilistica. In realtà ci sono molte poche industrie in Africa. Importiamo tutto, i prodotti tecnologici, le medicine, le automobili e finanche le cuffie per i capelli. Come mai siamo passati da una società di produttori ad una società di consumatori poveri?

In realtà siamo assolutamente fuorviati dal progresso. Siamo un miliardo di congolesi come descritto nell’opera negrofoba di Hergé « Tintin au Congo ». Tutti gli africani sanno fino a che punto tutto ciò che ha il sigillo della modernità è associato all’uomo bianco. Il telefono è « la cosa del Bianco ». Il frigo è « la cosa del Bianco ». L’automobile è « la cosa del Bianco ».

La scuola coloniale, facendoci uscire dalla storia, ci ha dissociati dalla modernità e ora siamo completamente fuorviati da tutte queste cose che non riusciamo a fare nostre mentalmente. Dunque non possiamo far altro che essere dei consumatori-disoccupati in attesa che gli asiatici e gli occidentali ci illuminino con il loro genio creatore, da cui deriva la mancanza di produttori e la disoccupazione di massa.

La mancanza di fiducia in noi stessi, conseguenza della falsificazione della storia africana, è una delle cause della trasformazione della nostra società di produttori in società di consumatori. Usiamo i nostri magri stipendi per far decollare le economie asiatiche.

In conclusione, propongo che per far ripartire le nostre economie, è importante drogarci di conoscenze storiche al fine di riacquisire fiducia in noi stessi e produrre ciò di cui abbiamo bisogno. NOI ABBIAMO BISOGNO DI PRODUTTORI. L’abbiamo fatto benissimo per 5000 anni. Parallelamente dobbiamo riflettere ad una reintroduzione del MPA per garantire una società del benessere materiale per tutti.

Fonte: pagina Facebook African history-Histoire africaine, NegroNews

 

 

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