Pazienti libici saranno curati in Italia

Nuova operazione umanitaria per la cura in Italia di pazienti libiciNel quadro dell’azione umanitaria per la cura ed assistenza sanitaria in Italia di cittadini e minori libici avviata lo scorso 8 aprile a seguito delle intese intercorse fra il Presidente del CNT, Mustafa Jalil, e il Ministro Franco Frattini, è partito oggi, dall’aeroporto di Pratica di Mare, un C-130 J dell’Aeronautica Militare con il compito di rimpatriare 22 pazienti ed 11 accompagnatori curati ed ospitati nei mesi scorsi presso le strutture ospedaliere rese disponibili dalla Regione Lombardia e dalla Regione Lazio.

Al suo rientro, lo stesso velivolo trasporterà in Italia ulteriori 14 pazienti libici, di cui 9 minori, e 10 accompagnatori oltre ad una cittadina ucraina ferita a Misurata mentre prestava servizio in qualità di infermiera. Tale pazienti verranno accolti e curati presso le strutture del San Camillo Forlanini di Roma e con la collaborazione della cooperativa sociale “Europe Consulting onlus”.

L’operazione, esempio di partenariato pubblico-privato, è resa possibile grazie al sostegno logistico e sanitario del Comando Operativo di Vertice Interforze, al coordinamento della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, all’impegno delle strutture ospedaliere italiane, ed al contributo della Fondazione Vodafone Italia che, attraverso il coordinamento della Europe Consulting onlus, renderà possibile l’accoglienza, la cura e l’assistenza socio-sanitaria in Italia dei minori e dei loro familiari.

E’ altresì prevista la presenza a bordo di due medici del Centro Nazionale Sangue – Istituto Superiore di Sanità, che avranno il compito, grazie all’assistenza del Console Generale d’Italia a Bengasi, di verificare le capacità locali al fine di prestare eventuale assistenza a pazienti emofilici.

E’infine previsto il rimpatrio in Italia di una connazionale e dei suoi due figli minori.

Al momento, l’azione umanitaria avviata nell’aprile scorso ha permesso di salvare numerose vite umane e di decongestionare le strutture ospedaliere di Bengasi, interessando oltre cento beneficiari libici.

In particolare rilevano, per tale ultima iniziativa, la stretta collaborazione inter-istituzionale, il fondamentale sostegno offerto dalle Regioni Lombardia e Lazio, nonché l’impegno della Fondazione Vodafone Italia che dal 2002, con un investimento di 53 milioni di euro per oltre 300 progetti, offre il proprio contributo alla soluzione delle criticità del complesso contesto sociale, attraverso azioni mirate e disinteressate prevalentemente a favore di giovani provenienti da situazioni di grave disagio.

Fonte: esteri.it

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