Nord-Africa: Frattini riferirà in Parlamento

Il Ministro Franco Frattini riferirà al Senato mercoledì prossimo sugli ultimi sviluppi della situazione in Libia anche alla luce delle riunioni dell’Ue, della Nato, della Lega Araba e dell’Onu. Sarà uno dei numerosi interventi del Ministro in Parlamento, a partire dal 19 gennaio, all’indomani dell’ondata di contestazioni, originatasi dapprima in Algeria in risposta ai rincari dei prezzi dei generi di prima necessità, e propagatasi nella vicina Tunisia ed in Egitto.

Frattini nelle Commissioni esteri di Camera e Senato ed in Aula della Camera ha avuto modo di informare il Parlamento sugli avvenimenti in atto, ma anche di illustrare la posizione del governo italiano e le sue iniziative, in un’area geografica, qual e’ quella del Mediterraneo, nella quale l’Italia esercita un ruolo riconosciuto come essenziale.

Un primo intervento di Frattini, all’indomani della rivolta in Tunisia, e’ stato quello alle Commissioni Affari Esteri riunite dei due rami del Parlamento, il 19 gennaio 2011.

In quella sede il Ministro ha svolto un’approfondita analisi (cause ed effetti) della rivolta del popolo tunisino soffermandosi sulle iniziative a sostegno dei numerosi nostri connazionali e assicurando il sostegno dell’Italia al processo di transizione democratica.

Nella seduta dell’Aula della Camera del 3 febbraio 2011 l’informativa del Ministro ha avuto al centro gli sviluppi della situazione in Egitto nel corso della quale ha evidenziato il focalizzarsi prevalente dell’attività della Farnesina, in quei giorni, proprio sugli eventi che hanno coinvolto dapprima Algeria e Tunisia, e poi lo scenario assai più critico dell’Egitto.

Dopo aver riferito sull’attività di sostegno svolta dal Ministero degli Esteri a favore degli italiani che si trovano in quel paese, il capo della diplomazia italiana ha illustrato i colloqui avuti con esponenti di numerosi governi.

In particolare Frattini ha fatto riferimento alle conversazioni svoltesi con il nuovo vicepresidente egiziano, generale Suleiman, nel corso delle quali al governo italiano è stato richiesto di sostenere un processo di evoluzione pacifica dell’assetto istituzionale egiziano, che consenta, attraverso il dialogo fra tutte le forze politiche, di prevenire pericolosi vuoti di potere e di avviare un processo di riforme condivise che sfocino nello svolgimento di libere elezioni.

Per quanto concerne il ruolo dell’Unione europea, il Ministro ha auspicato che essa possa affiancare il processo di evoluzione democratica in corso e contribuendo a scongiurare il rischio di affermazione di forze fondamentaliste, che farebbero venire meno il ruolo stabilizzatore finora esercitato dal Cairo nel cruciale scenario mediorientale.

La situazione in Egitto era stata oggetto di un’altra informativa urgente del Governo, con l’intervento del Sottosegretario Stefania Craxi svolto nell’Assemblea di Montecitorio il 26 gennaio.

La complessiva situazione dell’area del Nordafrica e di alcuni Paesi mediorientali e’ stata oggetto di un’altra informativa di Frattini all’Assemblea di Montecitorio il 15 febbraio 2011.

Dopo aver ricordato gli esiti delle visite svolte in Tunisia, in Siria e in Giordania, il Ministro ha espresso soddisfazione per l’impegno assunto dal Governo provvisorio tunisino a proseguire nelle riforme in vista delle prossime elezioni, ad aderire a fondamentali Convenzioni internazionali e a contrastare concretamente il fenomeno del traffico di esseri umani. In quest’ottica, il Ministro ha impegnato il governo italiano al rilancio socio-economico della Tunisia, compito nel quale si è augurato peraltro di incontrare il sostegno fattivo dell’Unione europea. Il Ministro ha poi ricordato contatti promossi con le autorità del governo provvisorio egiziano al fine di monitorare il processo di evoluzione successivo alla caduta di Mubarak.

La Libia, altro paese del Nord-Africa in crisi e’ stato al centro dell’informativa del 23 febbraio alla Camera dei Deputati. Il Ministro ha fatto appello a una collaborazione bipartisan e a un efficace coordinamento tra Esecutivo e Parlamento per affrontare le problematiche relative alla drammatica crisi interna della Libia. Frattini ha condannato la violenza contro i civili manifestanti ed ha fatto riferimento al pericolo di forti ondate di immigrazione irregolare verso il nostro Paese.

La situazione in Libia e del resto del Nord-Africa sono state al centro, il 2 marzo, dell’audizione di Frattini al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, organo del Parlamento con funzioni di controllo dei servizi segreti, mentre il 9 marzo Frattini,riferendo alla Camera, ha reso noto che l’Italia proporrà al Consiglio Europeo del 12 marzo “un’iniziativa navale mediterranea” congiunta tra Ue e Nato per “assicurare il rispetto delle sanzioni internazionali già decise, soprattutto per quanto riguarda l’embargo delle armi”. Frattini ha inoltre ribadito che l’istituzione di una “no fly zone totale” sui cieli della Libia è una materia intorno alla quale serve un “consenso internazionale”.

Fonte: esteri.it

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