Mediterraneo: sviluppo urbano nuova sfida-convegno

Lo sviluppo urbanistico sostenibile delle città, soprattutto quelle del Nord Africa e del Medio Oriente, rappresenta una delle sfide principali per l’intera area mediterranea. Di questo si è discusso nell’ambito del simposio internazionale organizzato dall’Ipalmo “Città mediterranee e sviluppo sostenibile, sfide e opportunità”, che si è svolto dal 20 al 22 ottobre alla Farnesina.Nelle 2050 nei dodici paesi nel Medio Oriente vivranno più persone che nel Sud Europa ed entro il 2025 il 75% della popolazione nordafricana vivrà nelle città. Quindi, “dalla capacità di gestire le città in modo adeguato dipenderà l’evoluzione economica, politica e sociale di quell’area”, ha sottolineato il presidente di Ipalmo Gianni De Michelis, secondo cui l’obiettivo deve essere quello di “superare la divisione tra città ufficiale e città informale, quella cioè delle baraccopoli”.

C’è innanzitutto il tema della governance.

Dal confronto tra rappresentanti di diversi città del Mediterraneo (come Beirut, Marsiglia, Barcellona, Algeri) è emerso che per lo sviluppo dell’ambiente urbano serve una visione strategica alla città nel suo insieme (centro e periferia), organi amministrativi competenti non subordinati all’autorità centrale che agiscano a contatto come gli operatori economici locali e la cittadinanza.

E poi anche coordinare politiche urbane a livello nazionale, realizzando nuove città e decongestionare quelle vecchie.

C’è poi la questione delle infrastrutture, per le quali sarà sempre più necessario il partenariato pubblico-privato.

Nel Nord Africa sono attualmente in corso investimenti per oltre cento miliardi di dollari per progetti residenziali e terziario e su questo fronte si aprono enormi opportunità per le imprese europee.

Infine, la sfida della sostenibilità: le nuove città del Mediterraneo, altamente inurbate, dovranno fare i conti con risorse sempre meno sufficienti.

Quindi, bisognerà attuare una gestione efficiente delle risorse idriche e puntare sull’uso delle energie rinnovabili e più in generale su risorse locali.

Fonte: esteri.it

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