Matteo F. Koffi vince il Premiolino 2016

La Giuria de Il Premiolino rende nota la rosa dei vincitori della 56° edizione del più antico e prestigioso riconoscimento giornalistico italiano.

Promosso dalla Fondazione Birra Moretti, Il Premiolino, dal 1960 rappresenta un punto fermo nella storia del giornalismo italiano e viene assegnato, da regolamento: ”alle espressioni del giornalismo che si sono particolarmente distinte per varietà e originalità dei contenuti, per pregi professionali e formali e, soprattutto, per la volontà di testimoniare la realtà, impegno primario di ogni giornalista libero, non condizionato da qualsiasi influenza esterna”.

Storico, prestigioso e dunque ambito, Il Premiolino rappresenta un punto fermo assoluto nella storia del giornalismo italiano. Nel corso degli anni, edizione dopo edizione, se lo sono aggiudicato grandi firme come Indro Montanelli, Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca, Sergio Zavoli, Pier Paolo Pasolini, Altiero Spinelli, ma anche tanti giovani e nomi meno noti, spesso al lavoro in piccole testate, segnalati per qualità morali e professionali.

I vincitori dell’edizione 2016

  • Antonio Gnoli, storico giornalista delle pagine culturali de La Repubblica, a cui si deve la serie di interviste “Straparlando” dedicata ai grandi protagonisti delle lettere e del pensiero contemporanei.
  • Francesca Mannocchi, inviata di Piazza Pulita (La7), per i suoi reportage in territori di guerra, dalla Libia alla Siria. Collabora con emittenti e testate italiane e internazionali.
  • Francesco Zizola, photoreporter dell’agenzia Noor. Nell’agosto 2015, per tre settimane a bordo della Bourbon Argos, la nave di Medici Senza Frontiere, ha documentato – con il servizio “In the same boat” – l’operazione di salvataggio di migranti provenienti dalla Libia.
  • Michele Albanese, giornalista del Quotidiano del Sud e corrispondente dell’Ansa. Da molti anni scrive quotidianamente di ‘ndrangheta dai territori della ‘ndrangheta. Suo lo scoop sull’inchino della statua della Madonna delle Grazie alla casa del boss. Oggetto di minacce, oggi vive sotto scorta.
  • Marco Imarisio, inviato “a tutto campo” del Corriere della Sera. Da anni dimostrando grande versatilità, tratta temi della cronaca nazionale e internazionale.
  • Matteo Fraschini Koffi, collaboratore di Avvenire, ha firmato diversi reportage di denuncia sul caporalato, forma illegale di reclutamento della mano d’opera.  Giornalista freelance, scrive per testate italiane ed estere.
  • Fede & Tinto (al secolo Federico Quaranta e Nicola Prudente) – Dal 2003 sono l’anima di Decanter, il programma cult di Rai Radio2 che, dal lunedì al venerdì, informa sulle più importanti novità del mondo del food e dell’agricoltura. Un lungo viaggio, tutto da gustare, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del Bel (e Buon) Paese.  Sono stati protagonisti di Expo Milano 2015, spostando la sede della loro trasmissione all’interno del sito espositivo. A loro Il Premiolino assegna il Premio Fondazione Birra Moretti per la Diffusione della Cultura Alimentare.

Due nuovi ingressi nella Giuria de Il Premiolino
La Giuria del Premio registra due nuovi ingressi: Massimo Gramellini (Direttore Editoriale ITEDI ed editorialista de La Stampa) e Carlo Verdelli (Direttore Editoriale RAI).
Oggi la giuria è composta da: Giulio Anselmi, Chiara Beria di Argentine (Presidente), Piero Colaprico (Vicepresidente), Francesco Conforti, Ferruccio de Bortoli, Milena Gabanelli, Giancarlo Galli, Massimo Gramellini, Enrico Gramigna, Enrico Mentana, Alfredo Pratolongo, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella e Carlo Verdelli.

La cerimonia di premiazione a Palazzo Marino
L’appuntamento per la consegna dei riconoscimenti è fissato per il prossimo 4 maggio, quando la Giuria renderà note le motivazioni dei premi nel corso della cerimonia in programma a Milano nella sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune.

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Il Premiolino – Una lunga storia, dal Bagutta a Palazzo Marino – Nel 1960 un gruppo di giornalisti milanesi ebbe l’idea di creare un premio, inizialmente a cadenza mensile e col tempo  divenuto annuale, che desse lustro a un collega messosi in mostra per un’inchiesta coraggiosa, uno scoop, una vignetta pungente, un titolo azzeccato, il tutto in un clima conviviale durante le cene organizzate allo ‘storico’ ristorante Bagutta. I premiati, oltre a un premio in denaro ricevevano una pergamena di grande valore artistico firmata dal noto illustratore  Riccardo Manzi.
Nulla è cambiato in oltre mezzo secolo di storia: ancora oggi, infatti, ai vincitori viene consegnata insieme al premio la tradizionale pergamena realizzata originariamente dall’artista.

Il Premio Fondazione Birra Moretti per la Diffusione della Cultura Alimentare è destinato a quel giornalista che si è distinto sui temi connessi alla tradizione alimentare del nostro Paese e che si è dimostrato capace di stimolare fra i lettori l’amore per la cucina, il piacere del mangiare sano, informato e corretto nella consapevolezza che gusti, sapori e aromi da sempre recitano un ruolo importante nel nostro patrimonio socio-culturale.

La Fondazione Birra Moretti iscritta nel registro della Prefettura nel 2015, opera senza fine di lucro e ha lo scopo, ai fini del raggiungimento di finalità di pubblica utilità, di migliorare la cultura della birra in Italia, attraverso la diffusione della cultura della birra a tavola, lavorando su driver che generano un impatto positivo sulla vita culturale, economica e sociale del nostro Paese. La Fondazione Birra Moretti è una Fondazione di Partecipazione che si basa sulla partecipazione di tutti coloro che condividono la passione per la birra o nutrono interesse per le opportunità che essa può offrire per sostenere la crescita e il benessere del Paese, e decideranno di diventarne sostenitori.

 

Fonte: comunicato stampa

 

 

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