L’uomo da Istanbul: Erdogan visita Il Cairo

E l’uomo da Istanbul finalmente è arrivato al Cairo per la prima volta dopo la rivoluzione del 25 gennaio e la cacciata di Mubarak. La Turchia è stata nella testa degli egiziani per mesi soprattutto dopo le discussioni sullo scenario turco, l’ammirazione per gli islamisti con la loro esperienza nell’AKP (partito per la giustizia e lo sviluppo) e, per ultimo ma non di minore importanza, la reazione turca dopo Mavi Marama.

Erdogan è adesso un eroe per le strade egiziane grazie all’assenza di un vero eroe nazionale in un Egitto che è stato governato per 30 anni da un uomo senza popolarità né carisma, al contrario dei suoi predecessori Nasser o Sadat. Chiamateli pazzi, idioti, o come volete, comunque sia Erdogan è popolare per le strade egiziane e ciò non ha niente a che vedere con gli islamici ma con la sua posizione nei confronti di Israele e col cambiamento della posizione della Turchia sotto l’AKP.

Prima di prendere in giro o non rispettare gli atteggiamenti popolari egiziani, ricorda che questo è il popolo che ha cacciato Mubarak e che non è pienamente rappresentato su twitter.

Alcuni tweet egiziani hanno rivangato la questione curda e la guerra in corso tra il PKK e l’esercito turco. La questione curda è molto delicata e più grande della sola Turchia perché qui si sta parlando della Siria, della Turchia, dell’Iran e dell’Iraq insieme a problemi etnici e giochi di poteri politici internazionali che usano questo problema quando vogliono. Per quello che ne so, il governo dell’AKP ha gradualmente iniziato a dare ai curdi alcuni dei loro diritti dopo anni di ostracismo e persecuzione da parte dei diversi governi turchi, compresi quelli di sinistra.

L’Egitto, l’Egitto veramente forte che vogliamo avere in futuro può aiutare i curdi usando le sue politiche ragionevoli per mettere fine a quest’agonia così come per farla finita con questi piani neocon una volta per tutte. I curdi fanno parte della storia tanto quanto la nostra società araba e su questo argomento puoi chiedere a Saladino.

Abbiamo bisogno di un alleato strategico nella regione e questo non è Israele né i paesi del golfo che ancora non riescono a digerire la rivoluzione e onestamente non mi fido dell’Iran con quel regime al potere. Sarà perché ho seguito le vicende turche per molto tempo, ma credo che abbiamo una buona opportunità per costruire qualcosa che sarà solido in futuro e che compenserà l’assenza della Siria e dell’Arabia Saudita, “Il solido triangolo arabo”.

Oggi è stato il secondo giorno della visita di Erdogan in Egitto ed è stata una giornata impegnativa, molto impegnativa nella grande vecchia città. L’uomo [Erdogan] ha pronunciato tre discorsi compreso uno di un’ora piena alla opera house, durante una conferenza stampa col premier Sharaf e alla Lega Araba dove ha ricevuto un riconoscimento. Erdogan ha fatto visita ad El Azhar e al suo grande Sceicco insieme al Mufti d’Egitto. Ha reso omaggio e ha visitato il milite ignoto e la tomba del presidente Mohamed Anwar El Sadat, appoggiando corone di fiori rossi su ogni tomba. Era accompagnato dal Generale El Rowani. Di sicuro si tratta di un messaggio diretto ad Israele, quando ci penso.

Inutile dire che ha visitato Tantawy e SCAF al ministero della difesa. Speriamo che tra gli altri affari sia venuto al Cairo per scambiare un paio di affari militari strategici compreso qualche import/export di armi. “sì, lo sto dicendo apertamente”.

Dopo il suo discorso all’opera house, si è intrattenuto a cena con gli imprenditori egiziani e turchi.

Erdogan è arrivato protetto dalle sue Forze speciali turche… beh le nostre unità 777 erano molto impegnate a proteggere il presidente defenestrato e il resto del suo gruppo all’accademia di polizia. Era anche accompagnato da 200 imprenditori con la speranza di spingere gli investimenti turchi nel paese a $5 miliardi.

Ora, gli islamisti del Cairo sono divisi su Erdogan nonostante il loro caldo benvenuto con striscioni e magliette. Sono scioccati su come Erdogan abbia difeso il secolarismo turco durante la sua intervista con Mona El Shazly sperando che l’Egitto adotti il secolarismo come la Turchia. Il portavoce del partito della Fratellanza musulmana, Mahmoud Ghazlen, ha detto che Erdogan, il nuovo Ottomano, si sta occupando dei nostri affari internazionali !!

Domani Erdogan incontrerà i candidati alle presidenziali ElBaradei e Abdel Manam ABu El Fatouh insieme ai membri della Fratellanza musulmana.

 

 

Fonte: egyptianchronicles.blogspot.com

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