Libia: “Serve soluzione politica”-Frattini

L’obiettivo della comunità internazionale in Libia in questo momento deve essere il raggiungimento di un “cessate il fuoco” seguito da un ritiro delle forze di Gheddafi nelle caserme e dall’inizio di un “processo politico” che sfoci in una “Libia democratica”.

E’ l’auspicio espresso dal Ministro Franco Frattini nel suo intervento di apertura alla Farnesina del Gruppo di contatto sulla Libia.

Il Capo della diplomazia italiana ha quindi affermato di accogliere con favore la “road map” preparata in questo senso dal Consiglio nazionale transitorio di Bengasi.

La conferenza di oggi, ha aggiunto Frattini, “é solo un passaggio di un lungo processo che deve portare dal cessate il fuoco alla ricostruzione e che include sfide molto serie. Sono fiducioso tuttavia – ha sottolineato il Ministro – che se la nostra determinazione sarà altrettanto seria, la nuova Libia prevarrà”.

Secondo Frattini “il nostro messaggio deve essere che manterremo alta la pressione, usando tutti i mezzi legittimi anche con l’obiettivo di convincere l’entourage di Gheddafi ad unirsi ai molti che hanno già defezionato.
Mi auguro – ha aggiunto Frattini – che sempre più partner considerino di stabilire relazioni bilaterali con il Consiglio Nazionale di transizione libico. Questo aiuterà a rafforzare i nostri partner di Bengasi e ad aumentare il senso di isolamento del regime di Gheddafi”.

Frattini ha anche annunciato un “fondo speciale” per aiutare finanziariamente gli insorti libici e il Consiglio nazionale transitorio (Cnt).

Il “meccanismo finanziario temporaneo”, ha spiegato Frattini, “permetterà di far arrivare fondi in maniera effettiva e trasparente al Cnt”.

“L’importanza di una soluzione politica” alla crisi libica è stata sottolineata dal Ministro Frattini, e dal Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, nella conferenza stampa alla Farnesina seguita al colloquio dei due nell’ambito della seconda riunione del Gruppo di Contatto sulla Libia.

Entrambi hanno convenuto sul fatto che “la pressione militare debba essere uno strumento per convincere il regime di Gheddafi a cessare gli attacchi contro i civili. Alla riunione del Gruppo di Contatto presieduta dal Ministro degli Esteri, Franco Frattini, e dal Primo Ministro e Ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Hamad Bin Jassim Bin Jabr Al-Thani, partecipano 22 paesi e sei organizzazioni internazionali – Ue, Onu, Nato Lega Araba, Oci (Organizzazione conferenza islamica), Consiglio Cooperazione Golfo.

Fonte: comunicato stampa esteri.it

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