Lago Ciad: attacco mortale nell’isola di Koulfa

Le équipe di MSF stanno lavorando giorno e notte per fornire cure salva-vita

Roma, 7 dicembre 2015 – Un triplo attacco suicida avvenuto nell’isola di Koulfa nella zona del lago Ciad, in Ciad, sabato mattina, ha causato 30 morti e almeno 200 feriti. Le équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) presenti nella zona si sono subito attivate per fornire supporto al Ministero della Salute del paese.

Gli attacchi hanno avuto luogo intorno alle ore 10:00 di sabato mattina nell’area del mercato, affollata di persone. È stato necessario evacuare i feriti su barche perché l’accesso all’isola, remota e isolata, non è facile. Sono stati portati prima a Guitté, una cittadina sulle rive del lago.

Quarantadue pazienti sono stati trasferiti presso l’ospedale distrettuale di Mani, una cittadina al confine con il Camerun. 36 feriti più gravi, tra cui 14 bambini, che richiedevano cure chirurgiche avanzate, sono stati trasferiti in ambulanza nella capitale, N’djamena.

“È uno dei più gravi attacchi a cui abbiamo assistito nella zona negli ultimi mesi”, spiega Federica Alberti, capo missione di MSF in Ciad. “A Mani, l’ospedale non aveva abbastanza spazio, farmaci e attrezzatura per far fronte all’afflusso di feriti. Un’équipe di MSF, composta da un chirurgo, un medico, un infermiere e due logisti, è arrivata domenica pomeriggio per supportare il Ministero della Salute nella risposta all’emergenza e stanno adesso lavorando giorno e notte per fornire cure salva-vita”.

MSF ha installato tre tende per un totale di 30 posti letto per espandere la capacità dell’ospedale di Mani. Domenica pomeriggio, l’équipe ha supportato il personale ospedaliero fornendo assistenza chirurgica a 37 pazienti feriti.I logisti di MSF hanno anche assicurato la fornitura di energia elettrica e acqua corrente per poter portare avanti le attività mediche.

A N’djamena, dove sono stati trasferiti i 36 feriti più gravi, MSF sostiene l’Ospedale Generale e l’Ospedale Liberty. Le équipe stanno anche supportando l’ospedale per la salute materno infantile dove undici bambini sono attualmente ricoverati in gravi condizioni. In tutti e tre gli ospedali, le équipe di MSF hanno donato farmaci essenziali e scorte chirurgiche per supportare il Ministero della Salute nella risposta all’emergenza.

MSF lavora in Ciad dal 1981, e attualmente gestisce programmi medici regolari a Abéché, Am Timan e Moissala. Nel marzo 2015, nella regione del lago Ciad, MSF ha lanciato una risposta di emergenza per gli sfollati a causa della violenza da parte dello Stato Islamico in Africa Occidentale, anche conosciuto come Boko Haram. Le équipe sono ora basate a Baga Sola e Bol. A N’djamena, MSF ha anche collaborato con gli ospedali del Ministero della Salute a seguito degli attentati suicidi del 15 giugno e 11 luglio scorsi. Dal mese di aprile di quest’anno, MSF fa formazione al personale del Ministero della Salute sulla gestione degli incidenti di massa, al fine di aumentare la loro capacità di rispondere a situazioni di emergenza.

Le équipe di MSF sono attualmente presenti in diverse località nei quattro paesi che si affacciano sul lago Ciad. Nel nord della Nigeria, MSF fornisce cure mediche essenziali per le comunità sfollate e ospitanti negli Stati di Borno e Yobe. Gestisce inoltre strutture sanitarie a Minawao, Mora, Mokolo e Kousseri, nel Camerun settentrionale, e fornisce cure mediche salvavita anche nella regione di Diffa in Niger.

Fonte: comunicato stampa

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