Labisi in Costa d’Avorio per nuovi ospedali – com.stampa

Comunicato stampa

L’Asse Afro-mediterraneo punta alla realizzazione di un sistema di assistenza obbligatoria solidale per tutti gli abitanti della Costa d’Avorio

Martedì 5 ottobre incontro con le autorità sanitarie ivoriane

Catania, 28 settembre 2010

La S.A.E. – Santè Africaine Entreprise – ha sviluppato un progetto per poter offrire alla popolazione della Costa d’Avorio servizi sanitari ospedalieri ed ambulatoriali di buon livello in linea con quanto previsto dal progetto A.M.U. (Assistance Medicale Universalle) messo a punto e mai realizzato dall’attuale Presidente della Repubblica ivoriana Laurent Gbagbo fin dall’anno 2000.

L’iniziativa rientra a pieno titolo all’interno del progetto concepito e avviato dall’avv. Corrado Labisi – amministratore delegato dell’Istituto psicopedagogico “Lucia Mangano” – di un Asse Afro-Mediterraneo che unisca la Sicilia alla vicina terra d’Africa per far nascere una nuova imprenditoria in grado di ridare dignità ed energia ad un continente per secoli sfruttato ed oppresso.

Martedì 5 ottobre una delegazione composta dall’ambasciatore in Italia S.E. Zoro Bi Bah Jeannot, il prof. Franco Auteri, ideatore del progetto, l’avv. Corrado Labisi, ed alcuni imprenditori, si recherà in Costa d’Avorio per mettere a punto con la Presidenza l’avvio pratico del progetto sanitario che prevede la costruzione di venti ospedali mobili ad altissima tecnologia con relativi servizi di diagnostica e terapia medica, servizio ambulanze fuoristrada attrezzate anche per rianimazione, quaranta ambulatori mobili fuoristrada, ed infine la messa in opera dell’intera rete ospedaliera ed ambulatoriale della Costa d’Avorio.

Si tratta del progetto sanitario più ambizioso al mondo, che mira alla realizzazione finale di cento modernissimi ospedali, per far si che anche in Africa la sanità possa diventare un diritto e non più un privilegio.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.