La comunicazione come mezzo per combattere il razzismo

Cartellone con scritta in inglese "Il razzismo non è mai giustificato"

In senso lato, con il termine razzismo si intende che una qualsiasi comunità umana, o membro di questa comunità, è vista peggio di altre. Pertanto, una qualsiasi esacerbata discriminazione volta a danneggiare categorie e individui, è razzismo. Seppure si sia nel secondo ventennio del XXI secolo, è innegabile che vi siano tendenze politiche, psicologiche e via dicendo, che vanno a favorire e, molto spesso, a determinare delle discriminazioni razziali.

Anche se nel Secolo decimonono, indubbiamente, vi siano state delle forme più note di razzismo, è, tuttavia, da rammentare come questo riprovevole sentimento abbia delle più profonde e antiche origini. Non per nulla, fu proprio durante il periodo medioevale che, volendosi impadronire dei beni che appartenevano ai banchieri ebrei, i sovrani cristiani diedero vita ad una sorta di teoria razzista. Oggi come oggi, in tutte le società moderne, l’intolleranza, la xenofobia, il razzismo, sono problemi importanti.

Comunque, ogni giorno, ognuno di noi può combattere i pregiudizi razziali e gli atteggiamenti intolleranti. Ma cosa si può fare per combattere il razzismo? È indubbio, che per aiutare le persone a convivere nella tolleranza, vi siano in atto numerose iniziative ufficiali e civiche contro il razzismo. In altre parole, si sta sempre più evolvendo una società pluralista, la quale si va a caratterizzare per la diversità dei diversi stili di vita.

Il principio fondamentale di vivere insieme, quindi, si deve andare a basare su una sorta di immunità dell’onore umano, ovvero i valori fondamentali democratici devono fondersi contro la discriminazione, la xenofobia e l’antisemitismo. Una strategia che, ovviamente, non può prescindere dall’importanza ricoperta dalla comunicazione come mezzo per combattere il razzismo.

La questione, in ogni caso, non è semplice come il giocare su netbet casino. Infatti, è fondamentale che venga ad essere elaborato, il più rapidamente possibile, un globale piano d’azione volto a proteggere le persone oggetto di discriminazione, come pure sia attento nell’andare a punire la violenza razziale.

Perciò, per combattere il razzismo e l’odio su Internet, diventa quanto mai necessario svolgere un’azione educativa volta a creare una maggiore consapevolezza nei confronti delle diversità. In questo, un ruolo di primaria importanza viene ad essere assunto tanto dalla politica, quanto dal mondo imprenditoriale e, più in generale, dalla cosiddetta società civile. Non si può analizzare seriamente il problema del razzismo contemporaneo, senza voler mettere in discussione la possibile influenza dei media nella progressione, diffusione del fenomeno, come pure il suo importante ruolo per farlo regredire.

In alcuni casi, i media stessi fanno parte di una logica diretta di produzione o coproduzione del razzismo, in particolare quando le esigenze dello scoop, ossia dell’informazione spettacolare, possono costituire un incoraggiamento al razzismo, e, dunque, fornire ai razzisti un peso e una visibilità maggiori. Ecco perché è fondamentale ricordare che, quando si parla di discriminazione, si deve fare riferimento alla creazione di un ambiente minaccioso, ostile, umiliante e degradante.

Andando a concludere, non ci si può assolutamente dimenticare che la democrazia e la tolleranza prosperano in una vita solidale, come pure che i diversi attori della società civile e politica per abbattere il razzismo, la xenofobia, debbono favorire lo sviluppo di un maggior rispetto nei confronti delle persone.

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