Integrazione delle seconde generazioni in Italia

Tra gli studenti stranieri nati in Italia si considera straniero solo il 23,7% degli intervistati mentre il 47,5% si sente italiano
Nel 2015 gli studenti stranieri presenti nelle scuole secondarie sono nati in Italia nel 30,4% dei casi e nel 23,5% sono arrivati in Italia prima dei 6 anni. Il 26,2% dei ragazzi con cittadinanza non italiana è immigrato tra 6 e 10 anni e il 19,9% a 11 anni e più. In particolare, nella scuola secondaria di primo grado, oltre il 43% dei ragazzi stranieri è nato in Italia e poco più dell’11% è entrato a 11 anni e più, mentre in quella di secondo grado la percentuale di nativi scende al 18% e la quota di ragazzi stranieri entrati tra 6 e 10 anni arriva al 30%.

I dati emergono dall’indagine sull’Integrazione delle seconde generazioni condotta dall’Istat nel 2015 e cofinanziata da Unione europea e Ministero dell’Interno a valere sul Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (FEI). L’indagine evidenzia che il 49% degli alunni stranieri nati all’estero viene inserito a scuola nella classe corrispondente alla propria età; quasi il 39% viene iscritto nella classe precedente e il 12% in classi in cui l’età teorica di frequenza è di almeno 2 anni inferiore a quella del ragazzo.

Il 27,3% degli studenti stranieri dichiara di aver dovuto ripetere uno o più anni scolastici. Sono soprattutto i nati all’estero ad avere esperienza di ripetenze (31%), mentre per i nati in Italia la quota di ripetenti è più vicina a quella degli italiani (rispettivamente 18,7% e 14,3%). Gli alunni stranieri delle scuole secondarie di primo grado hanno mediamente mezzo punto in meno degli italiani nei voti di Italiano e Matematica.

I ragazzi cinesi riportano in Matematica voti superiori alla media degli stranieri nelle scuole secondarie di primo grado e anche degli italiani nelle scuole secondarie di secondo grado. Il 21,6% dei ragazzi stranieri delle scuole secondarie di primo grado non frequenta i compagni di scuola al di fuori dell’orario scolastico, contro il 9,3% degli studenti italiani. Il 13,8% degli alunni stranieri dichiara di frequentare solamente compagni stranieri, connazionali o con cittadinanze diverse dalla propria.

La quota di coloro che si sentono italiani sfiora il 38%; il 33% si sente straniero e poco più del 29% preferisce non rispondere. Tra i ragazzi arrivati dopo i 10 anni quasi il 53% si sente straniero, a fronte del 17% che dichiara di sentirsi italiano. La situazione si capovolge tra gli studenti stranieri nati in Italia: si considera straniero solo il 23,7% degli intervistati mentre il 47,5% si sente italiano. Il 42,6% dei ragazzi italiani e il 46,5% degli stranieri vorrebbero da grandi vivere all’estero. Tra coloro che vorrebbero, invece, continuare a vivere in Italia da grandi ci sono soprattutto i ragazzi moldavi, ucraini e cinesi.

Links correlati:
Lo studio dell’Istat

Fonte: www.cinformi.it, migrantitorino.it

 

 

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