“I mondi a Roma”: Africa invade piazza S.Giovanni

Si è conclusa ieri notte, con il concerto della canta angolana Tasha Rodrigues, la prima edizione di “I mondi a Roma… s’incontrano, si conoscono e dialogano per la pacifica convivenza“.

Si tratta di una manifestazione promossa dal Comune di Roma e organizzata dalle comunità di stranieri che vivono nella capitale. Artisti dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia e dell’Europa dell’est si sono alternati per due giorni su una delle piazze più famose di Roma: piazza San Giovanni.

Oltre che dalle associazioni, l’evento è stato organizzato e coordinato dai consiglieri aggiunti del Comune di Roma. Per l’Africa, è l’on. Victor Emeka Okeadu che ha coordinato il lavoro delle diverse organizzazioni.

Diversi i temi affrontati durante i dibattiti: dal ruolo dei consiglieri aggiunti per le comunità straniere al ruolo delle arti e delle culture africane a Roma e in Italia, dal problema dei permessi di soggiorno agli effetti del cosiddetto “DDL sicurezza”, dagli stereotipi che gli italiani hanno nei confronti degli africani e degli stranieri in genere agli stereotipi che hanno gli africani dell’Italia e degli italiani.

Un tema che ha riscosso molto dibattito è stato quello affrontato ieri, domenica 5 luglio, sulla vita e i problemi dei figli degli africani e degli immigrati nati in Italia o delle seconde generazioni.

In un ottimo italiano, una ragazza del liceo ha detto che nonostante gli ottimi voti conseguiti a scuola, trova che ci sia inimicizia sia da parte dei compagni di classe italiani che da parte di alcuni professori. Questo, secondo lei, non facilita la vita a scuola creando di fatto delle barriere.  

L’incontro ha avuto inizio nella mattinata di sabato 4 luglio con l’inaugurazione, l’apertura degli stand e il dibattito su “I consiglieri aggiunti e la politica migratoria romana. Diritto di voto amministrativo o cittadinanza?”.

Si è proseguito durante il pomeriggio fino a sera con esibizioni di artisti di tutti i continenti e assaggi di gastronomie africane, asiatiche, dell’America Latina e dell’Europa orientale.

Per l’Africa, lo scrittore e giornalista di Radio Vaticana, Filomeno Lopes della Guinea Bissau ha presentato il suo ultimo libro “E se l”Africa scomparisse dal mappamondo? Una riflessione filosofica“. Come è scritto sul sito della casa editrice, Armando editore, “il volume rappresenta uno studio innovativo sulla possibilità di avviare un discorso filosofico riguardante l’agire comunicativo in Africa, nel contesto geopolitico mondiale contemporaneo. L’Autore cerca di formulare un giudizio di valore storico, politico, etico, morale ed economico sui macro eventi che hanno interessato l’Africa, con l’intento di evitare pregiudizi scontati e stereotipi consolidati, e arriva, provocatoriamente, a ipotizzare la scomparsa dell’Africa, analizzandone i risvolti in termini di globalizzazione economica e non”. Questo è il blog dell’autore http://filomenolopes.blogspot.com/

Numerose le comunità africane che hanno partecipato con danze, canti e sfilate. La comunità congolese, coordinata da Katirisa Kahindo,  si è esibita sabato 4 luglio in un travolgente canto che ha portato la platea ad alzarsi dalle sedie e danzare sotto il palco. Altrettanto coinvolgenti sono stati i canti e le danze susseguitesi in entrambe le giornate. In particolare i canti di Anatole Ta, le danze nigeriane del corpo di ballo guidato da Stephen e la sfilata di abiti africani organizzata da Elvira Pellizzari, presidente della Italo-Ethiopian Society (IES), con la partecipazione di Hassania Fakhreddine che ha indossato un abito tradizionale marocchino.

Grazie a Luigia Cagnetta, portavoce dell’associazione Diaspora Africana, i visitatori della due giorni hanno potuto vedere nello stand africano alcuni esempi di bambole dell’Eritrea così come altri manufatti come alcune statue in legno di altre zone dell’Africa e le collane etiopi dei laboratori della IES.

Su Picasa tutte le foto della due giorni

I mondi a Roma 04/07/09

 

I mondi a Roma 05/07/09

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