G8 2011: dichiarazione su primavera araba

DICHIARAZIONE DEL G8 SULLA PRIMAVERA ARABA

G8 Summit di Deauville – 26-27 maggio 2011

Questa la dichiarazione del G8 2011 sulla primavera araba.

1) I cambiamenti in corso in Medio Oriente e in Nord Africa sono d’importanza storica e hanno il potenziale per aprire le porte a quel tipo di cambiamento che ha riguardato l’Europa centrale e orientale dopo la cadura del muro di Berlino. L’aspirazione dei popoli alla libertà, i diritti umani, la democrazia, le opportunità di lavoro, i maggiori poteri e la dignità, li ha portati a prendere il controllo del proprio destino in un crescente numero di paesi della regione. Ciò evidenzia e rafforza i nostri valori comuni.

2) Noi, membri del G8, sosteniamo fortemente le aspirazioni della “primavera Araba” così come le aspirazioni del popolo iraniano. Ascoltiamo le voci dei cittadini, sosteniamo la loro determinazione nell’ottenere l’uguaglianza e ci uniamo al loro legittimo appello per delle società democratiche, aperte e per una modernizzazione economica inclusiva. Lodiamo in modo particolare il ruolo svolto dai giovani e dalle donne in questi movimenti di trasformazione.

3) Oggi inauguriamo la “Partnership di Deauville” con i popoli della regione, fondata sui nostri obiettivi comuni per il futuro, alla presenza dei primi ministri dell’Egitto e della Tunisia, i due paesi che hanno dato inizio al movimento, e del Segretario Generale della Lega Araba. Rimaniamo pronti a estendere questa partnership globale di lungo periodo a tutti i paesi della regione che si stanno impegnando in una transizione verso società libere, democratiche e tolleranti, iniziando con l’Egitto e la Tunisia, insieme ai paesi che sono desiderosi di sostenere la transizione nella regione. Questa partnership comprende i valori comuni della libertà e della democrazia ed è fondata sul rispetto per la sovranità degli stati e dei popoli, la cui protezione è responsabilità comune a tutti i governi. Si fonda su iniziative già prese dai membri del G8.

4) Questa collaborazione si basa su due pilastri: un processo politico per sostenere la transizione democratica e favorire le riforme della governance, in particolare la lotta alla corruzione e il rafforzamento delle istituzioni necessario per garantire trasparenza e responsabilità di governo. Un framework economico per la crescita sostenibile e inclusiva. [La Partnership] è pensata per sostenere i paesi aderenti nelle riforme economiche e sociali che intraprenderanno, in particolare per la creazione di posti di lavoro e per rafforzare lo stato di diritto, garantendo che la stabilità economica agevoli la transizione verso democrazie stabili.

5) Inoltre invitiamo le rilevanti istituzioni finanziarie internazionali e le agenzie Onu, il settore privato e la società civile, a lavorare con noi in quest’iniziativa.

Sostenere la crescita sostenibile e inclusiva

6) Il partenariato di Deauville svilupperà un’agenda economica che permetterà ai governi riformatori di rispondere alle aspirazioni dei loro popoli per una crescita forte e globale e per facilitare risultati liberi e democratici rispetto ai processi politici in corso. Sarà adattato per sostenere gli obiettivi di ogni paese, in linea con i loro progressi nelle seguenti aree:

– Migliorare la governance, la trasparenza, la responsabilità e la partecipazione dei cittadini alla vita economica;

– Aumentare l’inclusione sociale e economica, espandendo le opportunità a tutti e migliorando l’effettivo sostegno ai più vulnerabili;

– Modernizzare le loro economie, sostenere il settore privato, in particolare le PMI, aiutare a creare posti di lavoro, e a sviluppare il capitale umano e le capacità;

– Favorire l’integrazione regionale e globale per raccogliere i benefici della globalizzazione.

7) Nel breve periodo, il nostro obiettivo comune è quello di garantire che l’instabilità non metta in pericolo il processo di riforme politiche e che venga sostenuta la coesione sociale e la stabilità macroeconomica. Sotto quest’aspetto:

– Diamo il benvenuto alle valutazioni del FMI e al suo continuo impegno nella regione e alla costruzione di una stuttura macroeconomica robusta nei paesi partecipanti al partenariato. Chiediamo al FMI di rispondere col sostegno necessario per aiutare a incontrare i bisogni finanziari esterni dei paesi della regione impegnati per la stabilità economica;

– Chiediamo alle banche di sviluppo multilaterale di fornire un sostegno rafforzato, programmato e coordinato ai paesi del partenariato sulla base di forti programmi economici per rafforzare la governance e sostenere il business climate. Un tale sostegno aiuterà ad affrontare le interruzioni dei flussi finanziari privati e a recuperare l’accesso ai mercati;

– Dove necessario e coerente con la struttura multilaterale, noi siamo pronti ad aiutare i paesi del parteneriato per soddisfare le loro necessità finanziarie;

– Incoraggiamo i partner regionali affinché lavorino con noi per aiutare i paesi del partenariato a rispondere alle loro necessità finanziarie, e accogliamo l’annuncio saudita che sostiene la transizione dell’Egitto.

8 ) Sul medio e lungo periodo, ci impegniamo a sostenere i Partnership Countries nell’affrontare le sfide economiche. Il nostro obiettivo è di ottenere una transizione sostenibile insieme alla democratizzazione e all’apertura di opportunità economiche, fondate su priorità precise e appoggiate dai governi nazionali attraverso ampie consultazioni con gli stakeholders coinvolti. Ciò richiede un cambio strategico dell’approccio e delle azioni della comunità internazionale nella regione. Per questo obiettivo, (i) dovremmo basarci sulle azioni delle banche multilaterali di sviluppo riposizionate e coordinate, (ii) fare leva sull’esperienza della EBRD nell’accompagnare la transizione economica e (iii) modificare la scala d’integrazione commerciale e d’investimenti.

9) Lavoreremo a stretto contatto con le bache multilaterali di sviluppo per rivedere e implementare i loro programmi nei Partnership countries, rivedere le loro priorità e rafforzare il loro coordinamento:

– Non vediamo l’ora che venga completato il Piano d’Azione congiunto di Banca Mondiale, Banca Africana di Sviluppo, Banca Europea degli Investimenti / FEMIP, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD) e Islamic Development Bank, affinché venga adattato ad ogni Partnership Country in modo che sia coerente col mandato geografico di ogni banca. Invochiamo l’FMI affinché garantisca che questi progetti siano realizzati all’interno di strutture macroeconomiche sostenibili di medio periodo. Incoraggiamo i donatori bilaterali ad accogliere questo approccio e a garantire che le loro azioni siano adatte e coordinate in modo più efficiente;

– Onoreremo i nostri impegni internazionali affinché sia garantito il ritorno dei beni rubati e lo faremo prendendo azioni bilaterali appropriate e promuovendo l’iniziativa di Banca Mondiale / Nazioni Unite per il recupero degli asset rubati per sostenere l’Egitto e la Tunisia nel recupero dei loro beni;

– Ci impegniamo a rafforzare e attivare l’assistenza bilaterale e incoraggiamo le organizzazioni multilaterali ad innalzare il loro livello di assistenza per sostenere gli sforzi dei Partnership Countries;
– Incoraggiamo la preparazione delle seguenti iniziative: strumenti comuni per sostenere le microimprese e le PMI e le attività imprenditoriali; fondi comuni per le infrastrutture per costruire la fiducia e alleviare i rischi che devono affrontare gli investitori nella regione; partenariati multi-donatori per l’integrazione regionale, in particolare per facilitare i commerci intra-regionali e lo sviluppo dell’energia solare.

10) Chiediamo un’adeguata estensione regionale della portata geografica del mandato della BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), per sostenere la transizione nei paesi della regione che comprenda una democrazia multipartitica, il pluralismo e un’economia di mercato. La EBRD è stato uno strumento unico per aiutare a trasformare le economie dei paesi dell’Europa centrale e orientale a impegnarsi nelle stesse dinamiche concentrate sull’iniziativa privata e imprenditoriale. La forza finanziaria della EBRD fa sì che si estenda la sua area d’operatività consistente con gli attuali impegni strategici, in particolare con gli attuali paesi dell’operazione.

Al fine di sostenere l’avvio veloce del sostegno della EBRD e far leva sulla sua esperienza nello sviluppo del settore privato e nella creazione di posti di lavoro fino a che non sia completata la ratifica dell’estensione, lavoreremo con la banca per la creazione di uno strumento dedicato e provvisorio, per permettere che inizino le operazioni della banca il prima possibile a beneficio dei paesi destinatari, associati dalla governabilità e aperti ai contributi dei più importanti partner per lo sviluppo internazionale e regionale.  Impegniamo i nostri ministri delle finanze affinché rivedano questa proposta al loro prossimo incontro.

11) Siamo impegnati a sostenere l’integrazione dei Partnership Countries nell’economia regionale e globale attraverso investimenti crescenti nel commercio nella regione. Per questo fine:

– Incoraggeremo e sosterremo attraverso canali bilaterali e multilaterali gli sforzi dei paesi MENA (Medio Oriente e Nord Africa) per sostenere l’integrazione commerciale e degli investimenti all’interno della regione, compreso agevolazioni commerciali, riduzione delle tariffe e abolizione dei dazi doganali, accesso al settore dei servizi, promozione degli investimenti diretti e la convergenza dei regolamenti;

– Per quanto ci riguarda, siamo pronti a offrire ulteriore sostegno attraverso, tra le altre cose, un migliorato accesso alle opportunità del mercato per incoraggiare l’integrazione nell’economia globale attraverso l’incremento dei commerci nell’economia globale e gli investimenti nella regione, per i paesi che avvieranno le riforme aprendo le loro economie e creando le condizioni per la competitività. Su questa base, l’UE sta prendendo delle iniziative, in base alla Partnership for democracy and shared prosperity, per approfondire i commerci tra i paesi nel sud del Mediterraneo, compresi gli accordi più importanti di libero commercio e d’investimenti, la conclusione degli accordi per l’accredito e l’accettazione dei prodotti industriali e il miglioramento del sistema PanEuroMed system of cumulation of rules of origin. Gli Stati Uniti avvieranno un Trade and Investment Partnership Initiative nella regione. Il Giappone sta promuovendo scambi comemrciali e investimenti insieme ai paesi MENA, in particolare attraverso il Japan — Arab Economic Forum. La Russia userà i suoi accordi con gli stati della Lega Araba per esplorare progetti di cooperazione regionale e di sviluppo sociale. Il Canada-Jordan Free Trade Agreement è in corso di approvazione da parte del parlamento, mentre è stato inaugurato di recente un accordo bilaterale di libero commercio col Marocco;

– L’UE rafforzerà la sua politica di vicinato con i paesi del partenariato per fornire maggiore sostegno a quei paesi impegnati nella costruzione della democrazia. L’UE offrirà ai paesi riformatori un percorso verso una più stretta integrazione economica col mercato unico europeo nelle aree di reciproco interesse;

– L’Unione per il Mediterraneo contribuirà con progetti concreti.

12) Diamo il benvenuto al lavoro svolto da Egitto e Tunisia nel presentare alla comunità internazionale di donatori i loro programmi di azioni per giungere alla stabilità economica e finanziaria e prepararsi ad una crescita più inclusiva. Siamo pronti a sostenerli. Accogliamo la decisione delle autorità egiziane di richiedere l’assistenza del FMI e delle banche multilaterali di sviluppo e la richiesta della Tunisia di un prestito per una politica di sviluppo condivisa e coordinata.

In questo contesto, le banche multilaterali di sviluppo potrebbero fornire più di $20 mld, compresi €3,5mld dalla EIB, per l’Egitto e la Tunisia per il 2011-2013 a sostegno degli sforzi per riforme auspicabili. I membri del G8 sono già in posizione per mobilitare un sostegno bilaterale sostanziale per contribuire allo sforzo. Accogliamo il sostegno da altri partner bilaterali, compresi quelli della regione.

Potere e dialogo tra i popoli

13) Noi aiuteremo gli stati della regione a creare uno spazio politico per la democrazia e per far prosperare la libertà. In particolare:

– Chiediamo alle organizzazioni internazionali di lavorare con i partiti politici e con le nuove opposizioni politiche affinché li aiutino a sviluppare gli strumenti per rispondere alle aspirazioni e costruire le capacità tra i “decision-makers” gli “opinion-formers” locali e nazionali, come la migliore strada per la stabilità nella regione;

– Sosterremo il rilancio delle sedi inter-parlamentari esistenti, che hanno un ruolo fondamentale da svolgere, e lo sviluppo della cooperazione internazionale tra le autorità locali come mezzo per stabilire collegamenti concreti tra i popoli;

– Ci impegniamo fortemente a coinvolgere la società civile nel Partenariato di Deauville, che si basa sul lavoro fatto per il “Forum for the future”, che avrà luogo prima della fine dell’anno, per rispondere ai cambiamenti recenti nella regione MENA e migliorare il dialogo tra il G8, MENA, i governi e la società civile;

– Ci impegniamo a far sì che l’educazione e la formazione siano un punto chiave delle nostre attività nella regione. Affrontare gli alti livelli di analfabetismo e la disoccupazione, soprattutto tra i giovani, e orientando al mercato il  lavoro di formazione professionale, costituiscono azioni fondamentali per garantire una forza lavoro qualificata che aiuti a modernizzare le economie MENA. Incoraggeremo la mobilità degli studenti e promuoveremo una maggiore istruzione e maggiori legami di ricerca tra le nostre università e quelle della regione MENA. L’Ufficio Euro-Mediterraneo per i giovani sarà uno degli strumenti di questa politica. Gli scambi di buone pratiche in materia di programmi per ampliare le capacità dei disoccupati, compresa la formazione professionale, dovrebbero essere incoraggiati;

– Ci impegniamo a fornire ulteriore sostegno alla promozione della libertà d’espressione, compreso il ruolo fondamentale dei media e di internet come contributo alla democratizzazione delle società. Ci impegniamo inoltre a sostenere il diritto di praticare la fede religiosa in sicurezza, senza paura di violenze e repressioni.

Follow-up e monitoraggio del partenariato di Deauville

14) Svilupperemo questa Partnership nel tempo e assoceremo i partners più rilevanti in un processo continuo di monitoraggio collaborativo della transizione nella regione.

15) Rivedremo con i Paesi del Partenariato la loro strategia di transizione, organizzata in programmi di sviluppo sociale ed economico presentati dai Partnership Countries, cominciando con l’Egitto e la Tunisia. Faremo in modo che la riforma avrà il riscontro della comunità internazionale, compresi i piani di Azione Comune (Joint Action plans) dei paesi MDB.

16) Chiediamo ai nostri ministri degli esteri e ai nostri ministri delle finanze di assumere questi impegni urgentemente e d’incontrarsi con la regione Mena e altri partners nei prossimi mesi per definire l’organizzazione della Partnership e mandare avanti questo lavoro, anche attraverso gli incontri degli alti funzionari dei ministeri degli esteri e delle finanze che avrà luogo a luglio.

17) Noi c’incontreremo con i nostri partner e con tutte le parti interessate prima della fine dell’anno.

18) Valuteremo la Partnership durante il prossimo incontro sotto la presidenza USA.

 

Traduzione di Piervincenzo Canale

Fonte: g20-g8.com

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