Frattini incontra sinodo vescovi africani

Il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, ha incontrato la presidenza del sinodo dei vescovi africani lo scorso 22 ottobre a Roma.

Durante l’incontro è stato annunciato che l’Unione Europea approverà “la proposta italiana di istituire un’agenzia europea per il diritto di asilo e i rifugiati”.

Segue comunicato stampa della Farnesina.


Pace e giustizia, diritti umani, sviluppo economico e crisi regionali come Somalia e Darfur al centro del colloquio, alla Farnesina, tra il Ministro Frattini e la Presidenza del Sinodo per l’Africa. Un’occasione per annunciare ai vescovi africani che a breve l’Unione Europea approverà la proposta italiana di istituire un’agenzia europea per il diritto di asilo e i rifugiati, uno strumento – ha spiegato il Ministro – per “avere criteri omogenei europei di valutazione” nella gestione dei flussi dei migranti. L’agenzia, che “collocheremo in un Paese europeo preferibilmente mediterraneo” e che “avrà una rete di antenne” in altri Paesi per raccogliere informazioni e dati.

Sul fronte degli aiuti allo sviluppo, il Ministro ha sottolineato che bisogna “invertire la logica”, attuando una “nuova politica della responsabilità”, perchè “non possiamo più immaginare che 70 euro su 100 si perdano in corruzione e burocrazia”. Bisogna piuttosto “partire prima dai risultati” con la “persona al centro delle politiche di cooperazione”, ha spiegato il Ministro, ricordando che questa strategia e’ stata lanciata dalla Presidenza italiana del G8 all’Aquila e che il Canada, a cui spetterà la Presidenza nel 2010, trasformera’ in “modello operativo”.

Un impegno importante dei donatori, secondo il Ministro, deve essere quello della “lotta globale alla speculazione sui prezzi dei prodotti alimentari”, perché “se oscilla il prezzo del petrolio ci vanno di mezzo le imprese, ma se oscilla il prezzo del grano o del riso per le speculazioni ci vanno di mezzo i poveri”. In ogni caso, l’Africa è “un’opportunità e non un problema” ed è necessaria una partnership “tra eguali” che sia “anzitutto politica, non solo economica”.