Si chiude il 5 forum sull'Africa

SI CHIUDE A TAORMINA IL FORUM SULLO SVILUPPO DELL’AFRICA E DELL’EUROPA

Il presidente Puglisi: “Passare dalla fase dello sviluppo a quella della cooperazione con l’Africa”
Il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica: “Un errore il viaggio in Libia di Sarkozy e Cameron”.Taormina, 7 ottobre 2011 –
“Cinque anni fa, quando abbiamo cominciato questa avventura dei forum di Taormina sull’Africa, il Continente africano era un’altra cosa, nella migliore delle ipotesi era solo un problema umanitario. In questi cinque anni si è compreso che la questione africana è non un problema, ma una risorsa economica potenziale e una questione politica attuale”.

Lo ha detto oggi pomeriggio il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi chiudendo la quinta edizione del forum internazionale sullo sviluppo dell’Africa e dell’Europa, organizzato a Taormina dalla Fondazione Banco di Sicilia in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

“Siamo arrivati alla fase in cui dobbiamo passare dal momento dello sviluppo a quello della cooperazione alla pari ed è proprio questa la proposta politica che intendiamo portare avanti con la Carta di Taormina. Il prossimo forum, la sesta edizione, sarà il 25 e il 26 ottobre del prossimo anno, perché vogliamo attendere la Sessione delle Nazioni Unite a fine settembre e quella della Banca Mondiale, in programma i primi di ottobre, per incontrarci qui con i rappresentanti degli Stati Africani, forti anche delle esperienze e delle proposte che verranno fuori da queste due assise internazionali”.

“La nascita di una Carta di Taormina sull’Africa apre una speranza anche per i nostri Paesi, perché è una grande iniziativa”. Questo il commento del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Alfredo Mantica, intervenuto al forum di Taormina.

“Da parte dell’Europa fino ad ora – ha detto Mantica – non c’è stata sufficiente autocritica e l’Ue si muove in modo ancora non sufficiente rispetto alle potenzialità dell’Africa e stessa autocritica dovrebbero fare anche gli Stati Uniti”.

Parlando della situazione libica, il sottosegretario ha definito un “errore politico” il recente viaggio in Libia di Sarkozy e Cameron:

“Sono andati lì a celebrare i vincitori, ma hanno sottovalutato le divisioni. Ma chi sono i vincitori in Libia?

Lì c’è una divisione che è proprio quello che oggi i libici vogliono superare ed è per questo che non avrebbe senso che oggi andassimo anche noi in Libia a celebrare la vittoria di una parte sull’altra.

Dobbiamo lavorare per permettere che la nuova Libia nasca con il contributo di tutti”.

Commentando la proposta del responsabile delle Relazioni Internazionali per la Comunità di Sant’Egidio, Mario Giro, di istituire un’Agenzia delle Migrazioni, il sottosegretario agli Esteri ha sottolineato le proprie perplessità.

“Credo che questa proposta sia nel complesso debole, specie in un contesto nel quale gran parte delle migrazioni ha origine da condizioni di fame e di guerra”.

“Siamo davanti a un interrogativo – ha concluso il sottosegretario – o sviluppiamo l’Europa o aiutiamo l’Africa creando quantomeno le classi dirigenti africane. Il dato è che se migliaia di giovani vengono in Europa e apprendono un mestiere, occorre chiedersi se questi preferiranno poi tornare nei loro paesi o restare a lavorare qui da noi. Non è un dubbio da poco perché sono le migrazioni stesse rimandare a questi problemi. Credo che su questi temi l’occidente abbia bisogno di una grande e profonda revisione culturale”.

Ufficio Stampa Fondazione Banco di Sicilia
Cantiere di comunicazione – tel. 02.87383180
Francesco Pieri – f.pieri@cantieredicomunicazione.com – 347.9648650
Alberto Samonà – albertosamona@libero.it

Did you find this information helpful? If you did, consider donating.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *