Intervista a François Dumont, prof. La Sorbonne

Come giudica l’inizio di questo forum sull’Africa a Taormina?
Innanzitutto sono molto contento che si sia organizzato questo genere di forum perché bisogna sempre ricordare che l’Europa e l’Africa sono unite innanzitutto dalla geografia grazie al Mediterraneo ma anche per il fatto che l’Europa e l’Africa appartengono allo stesso meridiano. Quindi vivono nelle stesse ore e sono due continenti complementari da un punto di vista demografico ed economico. Quindi è importante che sappiano essere aperti l’uno verso l’altro.

Questo forum è iniziato con un dibattito acceso sulla Libia e le rivoluzioni in Nord Africa. Secondo lei, come cambieranno le relazioni Europa-Africa alla luce di quegli avvenimenti?
Purtroppo penso che sia ancora un po’ prematuro rispondere a questa domanda. Quando si usa il termine “primavera araba” bisognerebbe parlare piuttosto di “primavere arabe”. Cioè i movimenti che hanno cacciato Ben Ali in Tunisia sono molto diversi dai movimenti nati in Egitto. Quindi ogni caso è diverso. L’espressione “primavera araba” non è adatta perché un paese come l’Algeria non è stato coinvolto dalla primavera araba. Quindi sarebbe auspicabile avere una “primavera araba” che permetta, ad esempio, all’Unione del Maghreb arabo di organizzarsi ed essere un vero partner per l’Unione Europea.

Qual’è la sua opinione dei fatti in Libia? Si tratta d’una aggressione o è un’altra rivoluzione araba?
No. La Libia fa parte in effetti di una rivoluzione che ha avuto luogo nel mondo arabo che è di un’importanza colossale poiché questo paese era una dittatura da diversi decenni ed è proprio il popolo libico che ha sofferto. Sono proprio dei libici che si sono ribellati, che preferiscono farsi uccidere nella speranza che i sopravvissuti abbiano più libertà. Credo che sia stato un dovere dell’Europa aiutare i libici e impedire che si verificassero drammi catastrofici in Libia. Fortunatamente l’Europa ha imparato le lezioni della guerra nell’ex Jugoslavia perché in quel caso non abbiamo avuto il coraggio d’intervenire. D’altronde è una delle ragioni della diminuzione del sentimento europeo. Non ci si rende conto che il fatto che l’Europa non sia stata in grado di fermare una guerra alle sue porte in ex Jugoslavia, ha dato l’idea, nell’inconscio collettivo europeo, che l’Europa sia incapace. Penso che adesso la lezione sia stata imparata ed è un bene che qualche paese europeo, purtroppo non tutti, l’Italia, la Francia, il Regno Unito fanno sì che si eviti un quasi genocidio d’una parte della popolazione libica.

Entretien avec François Dumont, Universite… di afrikanews

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