FMI rivede al rialzo crescita Sudafrica al 2,6%

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica per il Sudafrica per l’anno in corso, sottolineando tuttavia che la ripresa sarà mitigata da alti tassi di disoccupazione, dalla stretta creditizia e dalla forza del rand (la moneta del Sudafrica).

Secondo l’FMI, l’economia sudafricana crescerà del 2,6% quest’anno, una performance migliore della previsione precedente dello stesso istituto internazionale che aveva previsto una crescita dell’1,7% lo scorso mese di ottobre. L’ultima stima dell’FMI è superiore agli ultimi pronostici sulla crescita di quest’anno che si aggirano intorno al 2,3%, appena sotto il consensus di mercato che vede un’espansione dell’economia al 2,9%.

L’economia mondiale dovrebbe crescere del 4,2% quest’anno, una stima rivista al rialzo rispetto al 3,9% di gennaio. Le potenze economiche emergenti, Cina e India, stanno guidando la ripresa dalla peggiore recessione globale nelle ultime sei decadi.

La crescita nell’Africa subasahariana dovrebbe accellerare al 4,75% quest’anno e al 6% l’anno prossimo mentre l’anno passato è stata del 2%, secondo quanto riferisce l’FMI nel suo world economic outlook. Le esportazioni sudafricane dovrebbero crescere del 3,6% l’anno prossimo, molto al di sopra delle aspettative che erano al 3,2% e alle stime Reuters del 3,5%.

L’anno scorso l’economia ha bruciato 870.000 posti di lavoro, un dato meno negativo rispetto alle attese ma che mantiene il tasso di disoccupazione ufficiale al 24,3%. L’occupazione sta riprendendo forza ma con un andamento lento mentre il Sudafrica esce dalla recessione.

A febbraio i prestiti del settore privato sono calati per il quinto mese consecutivo soprattutto a causa della crisi delle società finanziarie. La Reserve Bank (la banca centrale sudafricana) ha attribuito alla forza del rand la sua decisione dello scorso mese di tagliare i tassi d’interesse.

I rialzi della valuta sudafricana, che ha segnato due massimi negli ultimi due anni contro l’euro la scorsa settimana, tendono a danneggiare la competitività delle esportazioni locali.

Nonostante i ribassi, il rand rimane ancora forte sui mercati. Questo ha alimentato le speculazioni in base alle quali ci potrebbe essere un altro taglio dei tassi d’interesse da parte dell’istituto monetario sudafricano durante la riunione del prossimo mese.

Il governatore della banca centrale, Gill Marcus, potrebbe fornire maggiori dettagli nella visione dell’istituto quando parlerà oggi (22 aprile 2010) ad una conferenza dell’Ufficio di ricerca economica di   Johannesburg.

Mantenere un’inflazione nella forchetta 3%-6% è ancora l’obiettivo della Banca centrale sebbene debba tenere in considerazione la crescita economica e i posti di lavoro al momento di prendere decisioni di politica monetaria.

Secondo l’FMI il tasso d’inflazione del Sudafrica si aggirerà in media al 5,8% quest’anno e anche il prossimo, largamente in linea con le stime ufficiali del 5,8% quest’anno e del 6,1% il prossimo. Lo stesso FMI prevede un deficit della bilancia commerciale sudafricana, il metro di misura più grande per i commerci di beni e servizi, che si crescerà fino al 5% del PIL per quest’anno e al 6,7% l’anno prossimo.

Questo dovrebbe aiutare a contenere i rialzi del rand. Secondo l’FMI, l’Africa subsahariana ha limitato gli effetti della crisi grazie alla sua limitata integrazione nell’economia globale.

Fonte: www.businessday.co.za

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