Dolori in vista per scellini Africa orientale

NAIROBI, 23 giugno – Gli scellini del Kenya e dell’Uganda rimarranno molto probabilmente sotto pressione contro il dollaro la prossima settimana dopo aver subito una serie record di ribassi attribuiti agli speculatori dalle loro banche centrali.

KENYA

Lo scellino del Kenya, che ha subìto una serie di ribassi record nelle ultime due settimane, probabilmente rimarrà volatile contro il dollaro, a causa della domande di biglietti verdi degli importatori e alla ristretta liquidità interna, dicono i traders.

Alle 09.59 GMT, le banche commerciali quotavano lo scellino a 90.00/30, più debole rispetto alla chiusura di giovedì scorso di 89.90/90.00.

Ha toccato il minimo di tutti i tempi a 91.90 mercoledì, con perdite year-to-date maggiori del 13 per cento, tuttavia si è ripreso dopo che la banca centrale ha comunicato di stare per prendere delle misure contro la speculazione monetaria.

“Non c’è un’attenzione sullo scellino dopo quello che è successo nelle ultime settimane. I fattori che l’influenzano possono cambiare in pochissimo tempo,” dice Chris Rwengo, capo trading di Standard Chartered Bank.

I traders dicono che lo scellino potrebbe scendere a 92 a causa degli importatori di petrolio e grano che comprano dollari per far fronte alla domanda a fine mese.

 

UGANDA

Lo scellino ugandese rimarrà sotto pressione dopo una settimana in cui ha fatto registrare due ribassi di tutti i tempi prima di stabilizzarsi grazie all’intervento della banca centrale.

L’unità ha toccato i 2,508 dollari martedì, spingendo la banca centrale a vendere dollari per sostenere la moneta.

Non è chiaro quanto la banca abbia venduto. “Ci aspettiamo molta pressione sullo scellino perché i settori del manifatturiero  e del petrolio stanno cercando dollari,” ha detto Faisal Bukenya, head of market making alla Barclays Bank in Uganda.

I traders a Kampala avevano previsto un range per la moneta tra i 2,480 e i 2,495 contro il dollaro. Quest’anno ha perso più del 7 per cento contro il dollaro.

La banca centrale sostiene che la moneta è sottovalutata e spesso accusa gli speculatori quando si deprezza.  Gli interventi dell’istituto monetario hanno l’obiettivo di portare lo scellino tra i 2,460 e i 2,470, dicono i traders.

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Fonte: Reuters Africa newsletter

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