Costa d’Avorio sotto tutela UA e ONU

La Costa d’Avorio passa sotto tutela dell’Unione Africana (UA), dell’Onu e della Francia.

Senza una legge di ratifica delle « decisioni fondamentali » dell’UA e dell’ONU, che dev’essere votata dall’Assemblea Nazionale, la decisione presa il 5 maggio 2011 dal Consiglio Costituzionale (CC) di proclamare presidente Alassane Ouattara è illegale e anticostituzionale in base alla carta costituzionale del primo agosto 2000.

Il ruolo del CC è di proclamare « i risultati definitivi delle elezioni presidenziali » e eventualmente un vincitore. Yao N’dré ha invece proclamato Ouattara presidente – non vincitore – sulla base di nessun risultato definitivo delle elezioni, perché non può annullare la sua decisione del 3 dicembre 2010 che proclamava Laurent Gbagbo vincitore col 51% dei voti. Le decisioni del CC, infatti, non sono suscettibili di ricorso.

La Costa d’Avorio ha perso la sua Costituzione…

Ndzana Seme 06/05/2011

Ieri 5 maggio 2011, il Consiglio costituzionale, attraverso Paul Yao N’dré, ha proclamato il signor Ouattara presidente della Repubblica della Costa d’Avorio.

Ciò è avvenuto dopo aver « fatto proprie » le « decisioni fondamentali » prese dall’Unione Africana che aveva riconosciuto il signor Ouattara come nuovo presidente e pressava il presidente legittimo Laurent Gbagbo affinché se ne andasse.

Per giustificare la decisione di fare « proprie » le decisioni dell’UA, il Consiglio Costituzionale ha precisato che, visto che la Costa d’Avorio è membro dell’UA, « le norme e le disposizioni internazionali, accettate dagli organi nazionali competenti, hanno un’autorità superiore a quella delle decisioni giurisdizionali interne ».

Ecco cosa recita sull’argomento l’articolo 87 della Costituzione ivoriana: « I trattati o accordi regolarmente ratificati hanno, a partire dalla loro pubblicazione, un’autorità superiore a quella delle leggi, purché, per ogni trattato o accordo, lo stesso sia applicato dalla controparte. »

Domanda fondamentale : le « norme e disposizioni internazionali accettate dagli organi nazionali competenti » a cui fa riferimento Yao N’dré sono i trattati e accordi di cui parla l’articolo 87 ?

Qual’è il trattato o accordo approvato con l’UA e ratificato dal presidente ivoriano che dice che l’UA decide in ultima istanza sulla persona che dovrà essere presidente della Costa d’Avorio?

Queste « decisioni fondamentali » dell’UA, che sono con ogni evidenza quelle « che modificano le leggi interne dello Stato », chiaramente la decisione del Consiglio Costituzionale del 3 dicembre 2010 che proclamava Laurent Gbagbo vincitore delle elezioni col 51% dei voti (che ha forza di legge in base all’articolo 98), « non possono essere ratificati se non con una legge » secondo l’articolo 85 della stessa Costituzione.

Senza questa legge di ratifica, che dev’essere votata dall’Assemblea Nazionale, la decisione presa il 5 maggio 2011 dal Consiglio Costituzionale di proclamare Alassane Ouattara presidente è illegale e anticostituzionale.

Per di più, noi ci ritroviamo in una situazione contraria alla Costituzione ivoriana, in « circonstanze eccezionali » come ha detto lo stesso Yao N’dré, in cui il Consiglio Costituzionale prende la decisione di dichiarare Alassane Ouattara presidente senza passare dalla fondamentale vittoria definitiva alle elezioni.

La decisione di proclamare un individuo presidente non è un potere attribuito al CC dalla costituzione.

Infatti, la costituzione all’articolo 94 dà a quest’istituzione un potere preciso, formulato come segue: « Il Consiglio costituzionale proclama i risultati definitivi delle elezioni presidenziali ».

In seguito a tali risultati definitivi, il CC può eventualmente dichiarare il vincitore delle elezioni. Ed è in conseguenza di questi risultati definitivi (articolo 35) che sappiamo che questo vincitore deve giurare come Presidente della Repubblica.

Il CC, inoltre, non ha annullato la propria decisione di proclamazione dei risultati definitivi del 3 dicembre 2010 che, e Yao N’dré ha ragione di evitare di farlo, non è suscettibile di ricorso in base all’articolo 98.

Di conseguenza, questa decisione di proclamare Alassane Ouattara presidente è sotto tutti i punti di vista anticostituzionale.

Provenendo dall’istituzione incaricata di giudicare della costituzionalità di tutti gli atti, si capisce che la Costa d’Avorio non ha più una Costituzione dal 5 maggio 2011, da quando la sua Costituzione è stata calpestata dal proprio Consiglio Costituzionale.

D’altronde, un individuo che si proclama Presidente della Repubblica su una base altra che i risultati delle elezioni presidenziali non è un Presidente in virtù della Costituzione ivoriana, poiché il Presidente della Repubblica non può essere tale se non perché « eletto per cinque anni a suffragio universale diretto » (Articolo 35).

In base alla decisione del 3 dicembre del CC, Alassane Ouattara non è stato eletto a suffragio universale diretto. Quindi non è Presidente in virtù della Costituzione ivoriana.

Altrimenti, questo CC sarebbe andato più in basso di qualsiasi situazione ridicola mantenendo i suoi risultati definitivi secondo cui Laurent Gbagbo aveva vinto col 51% dei voti e allo stesso tempo facendo « propri » i risultati provvisori del presidente della commissione elettorale indipendente secondo cui Alassane Ouattara aveva vinto col 54% dei voti.

E’ in questa situazione ridicola che quest’istituzione ha preferito mantenersi, col fucile alla tempia…

Senza la sua Costituzione (legge 2000-513 del 1 agosto 2000), il 5 maggio 2011 la Costa d’Avorio avrebbe perduto la sua forma repubblicana.

Da quel giorno il dirigente di questo paese è proclamato presidente in virtu delle decisioni dell’UA e del Consiglio di sicurezza dell’Onu, è chiaro che la Costa d’Avorio è diventata un territorio sotto tutela dell’AU, dell’ONU, ma soprattutto della Francia che manipola queste due organizzazioni.

 

Fonte: africanindependent.com

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