Basket: scomparso Abdul Jeelani – Progetto Colors

Il mondo del basket piange la scomparsa di Abdul Jeelani. Progetto Colors lo ricorda in Mozambico.

Autore del primo canestro della storia dei Dallas Mavericks, aveva rivoluzionato il basket italiano con le sue fenomenali stagioni nella Lazio Basket e nella Libertas Livorno, per poi rientrare a Roma nel 2011 come “maestro” per l’iniziativa “Progetto Colors”.

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Abdul Jeelani con Simone Santi a Roma alla presentazione del libro “Abdul Jeelani. Ritorno a colori”

Maputo (Mozambico), 4 agosto 2016. La notizia della scomparsa di Abdul Jeelani, stella degli Anni Settanta a Roma e a Livorno e campione NBA (autore del primo canestro dei Dallas Mavericks), rientrato in Italia a gennaio 2011 dopo un lungo periodo buio, ha suscitato questa mattina un’ondata di commozione che dagli Stati Uniti è arrivata in Italia e in Spagna –dove resta immutato l’affetto di chi lo ha visto scendere in campo- fino a raggiungere il Mozambico, dove è attivo proprio quel Progetto Colors che aveva favorito il suo ritorno nella grande famiglia del basket.

“Stamattina ho sentito Kareema e Azim, i due figli” racconta Simone Santi, Presidente della Lazio Basket che per primo aveva voluto il ritorno di Abdul in Italia nel 2011, raccogliendo immediatamente il sostegno di ex compagni, tifosi ed innamorati del basket.

Abdul Jeelani con Simone Santi in occasione della partita organizzata a Livorno con gli ex compagni di squadra
Abdul Jeelani con Simone Santi in occasione della partita organizzata a Livorno con gli ex compagni di squadra

“Abdul ci ha lasciati, ma fino all’ultimo è stato in campo con i suoi ragazzi anche negli Stati Uniti, come aveva fatto con i giovani di Progetto Colors in Italia. Il suo sorriso è stato, per tutti, una gioia in ogni istante. Ci ha lasciato un fratello, un vero grande, con la sua innata capacità di farci innamorare del basket e della vita, e con la sua voglia di trasmettere un senso di pace e di fratellanza, superando difficoltà e diversità di colori, di religioni, di nazionalità, come la sua storia da Gary Cole a Abdul Jeelani fino al ritorno con Progetto Colors è lì a dimostrare”.

Uno dei più forti giocatori stranieri mai approdati al campionato italiano, Abdul Jeelani era riuscito a conquistare i cuori dei tifosi (numerosi i messaggi di cordoglio che ricordano “mi sono innamorato del basket grazie ad Abdul”) grazie all’indubbio talento, ma anche ad una speciale umanità che lo aveva fatto conoscere anche ai più giovani, quando nel 2011 era rientrato in Italia, divenendo “maestro di basket” presso Progetto Colors, un’iniziativa promossa dalla Lazio Basket per fare dello sport –e del basket in particolare- uno strumento di crescita ed integrazione per bimbi e bimbe in zone disagiate della periferia di Roma.

Andrea Bargnani con Simone Santi e Abdul Jeelani
Andrea Bargnani con Simone Santi e Abdul Jeelani

Progetto Colors negli ultimi anni ha aperto un centro anche presso l’orfanotrofio di Zimpeto (periferia di Maputo, Mozambico) ed è proprio qui che domani pomeriggio il Presidente Simone Santi ed i giovani giocatori di Progetto Colors Mozambico (4 squadre, di cui 3 femminili ed 1 maschile) ricorderanno Abdul Jeelani, affinchè i ricordi e le immagini postate sui social networks da amici e tifosi da tutto il mondo in queste ore possano diventare un’eredità vera di sport, crescita ed integrazione.

dati Jeelani 4 agosto 2016

Fonte: comunicato stampa

 

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