“Spero che Uganda ci ripensi” – Ban Ki-Moon

La notizia di oggi è la liberazione dei due ragazzi gay condannati in Malawi a 14 anni di carcerce. E’ stato il suo successo?

E’ una disgrazia che in alcuni paesi ci siano leggi che criminalizzano le persone sulla base del loro orientamento sessuale o per la loro identità di genere.

Queste leggi dovrebbero essere modificate in base agli standard internazionali dei diritti umani in modo che sia possibile vivere in base agli standard internazionali.

Vorrei ringraziare molti governi e la comunità internazionale dei diritti umani che ha espresso le sue preoccupazioni su questo problema e che ha anche fatto pressioni politiche per aiutare gli stati a modificare queste leggi.

Domani lei andrà in Uganda. Cosa pensa di dire sulle discriminazioni ai danni dei gay in quel paese?

Do il benvenuto agli sforzi dell’Uganda che rivaluterà questo disegno di legge anti-omosessualità in modo che sia conforme alle norme internazionali.

Spero sinceramente che alla fine questa legge venga modificata secondo le norme internazionali sui diritti umani.

All’inizio di quest’anno in Italia ci sono stati diversi atti di violenza tra migranti africani e italiani. Ciò è dovuto alla crisi economica.

Molti media nel mondo hanno parlato di razzismo montante in Italia. Cosa fanno le Nazioni Unite al riguardo e cosa ne pensa lei?

Le Nazioni Unite hanno preso importanti iniziative.

Recentemente sono stato all’allliance of civilisations a Rio de Janeiro. E’ una disgrazia che queste violenze e quest’estremismo abbiano luogo senza riguardo alcuno alle culture e alle civiltà e alle tradizioni. Questo tipo di violenze provengono dalla paura e la paura è causata dall’ignoranza.

Tutte queste paure e ignoranze possono essere superate educando la gente soprattutto le giovani generazioni in modo che meno odio e sospetti quando cresceranno. Perciò faccio pressione su tutti gli stati membri dell’Onu affinché si concentrino sull’educazione delle giovani generazioni in modo tale che abbiano una migliore e più approfondita comprensione delle altre culture e civiltà e religioni. Questo è ciò che fa l’ONU senza soluzione di continuità.

La Monuc nella RDC è molto criticata. Cosa risponde a quelle critiche?

Siamo preoccupati per la richiesta della RDC (Repubblica Democratica del Congo) di ritirare la missione di peacekeeping in Congo alla fine del 2011.

Siamo impegnati a discuterne. Recentemente una delegazione ha fatto visita nella RDC. e anch’io mi recherò in quel paese il mese prossimo.

E’ molto preoccupante questo prematuro ritiro della Monuc dal Congo senza aver garantito sicurezza, senza garanzia di misure di protezione per la popolazione civile questo causa timori in termini di diritti umani e in termini di assistenza umanitaria. Ne discuterò con il presidente Kabila della RDC.

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