Ultimo addio a Mandela

Ieri è stato l’ultimo giorno in cui il corpo di Nelson Mandela è stato esposto per tutte le persone a lutto desiderose di un ultimo e personale addio all’icona dell’anti-apartheid.

Appena due ore dopo aver aperto la bara, il governo ha comunicato di non essere in grado di accontentare tutti coloro che aspettavano e chiedeva alle persone di stare lontane.

Venerdì è stata l’ultima opportunità per vedere il corpo del primo presidente nero del Sud Africa a Pretoria, prima di essere trasportato nel suo villaggio natale di Qunu per il funerale di domenica.

Una folla si è accampata per garantirsi un posto nella coda ma dalle 7.30 di mattina c’erano già 50.000 persone che aspettavano gli autobus per l’Union Buildings — la sede del governo dove il feretro è rimasto per tre giorni.

“Chiediamo alle persone di NON prendere la strada del parco e della pista ciclabile,” si legge in un comunicato del servizio informazioni del governo.

“L’arrivo di altre persone renderebbe fisicamente impossibile il trasporto dei visitatori all’Union Buildings e l’opportunità di sfilare affianco del corpo,” si legge.

Visto che molti sono stati mandati via il giorno prima, oggi erano determinati a non mancare l’appuntamento nuovamente.

Dormire all’aperto

Nosiswe Maduna e sua figlia di 14 anni sono rimaste in fila in vano per ore, giovedì, dopo aver viaggiato per 220 chilometri da Senekal nel Free State Province.

“Mia figlia mi ha detto che avremmo dovuto dormire qui e riprovare ancora perché non voleva tornare a casa senza averlo visto,” ha detto Maduna.

Hanno passato la notte fuori in una stazione di servizio e si sono messe in fila alle 3 del mattino per non restare deluse.

Per coloro che sono riusciti ad entrare, l’ultima vista di Mandela ha suscitato forti sentimenti.

“E’ un evento davvero commovente. Mentre passi accanto al suo corpo sei sopraffatto dall’emozione,” dice Sakib Khan, un britannico che vive in Sudafrica dal 2002.

Il corpo di Mandela sarà trasferito all’aeroporto militare di Waterkloof nella mattinata di sabato [ieri 14 dicembre 2013] prima di iniziare il volo di due ore e mezzo per Qunu nell’Eastern Cape province, dov’è cresciuto.

Domenica, sono attese circa 5.000 persone, compresi i dignitari stranieri e i personaggi politici di lungo corso, che prenderanno parte alla cerimonia formale di due ore che inizierà alle 8:00 (0600 GMT).

Il vero funerale tuttavia avrà un carattere strettamente privato, lontano sia dal grande pubblico che dai media, ha detto la portavoce del governo, Phumla Williams, all’AFP.

“La famiglia ha fatto sapere di volere una cerimonia privata,” ha detto Williams.

“Non vogliono che sia televisiva. Non vogliono che le persone vedano quando il corpo sarà interrato,” ha aggiunto.

Gli abitanti di Qunu sono arrabbiati

Circa 3.000 membri dei media sono già arrivati a Qunu dove un palco speciale ed un tendone sono stati già preparati per gli ospiti, tra cui il principe britannico Charles.

Il funerale seguirà il rituale tradizionale Xhosa guidato dai membri di sesso maschile del clan Mandela.

L’uccisione di un animale — un rituale che si celebra in diverse fasi della vita di una persona — sarà un momento importante dell’evento.

“Un funerale è una cerimoniale complicata che comprende una comunicazione con gli antenati e il passaggio dello spirito della persona scomparsa al riposo,” dice Chief Jonginyaniso Mtirara del clan Thembu da cui discende Mandela.

Durante la cerimonia, Mandela verrà chiamato Dalibhunga — il nome che gli è stato dato all’età di 16 anni quando è entrato nella fase adulta.

Sebbene Mandela non abbia mai dichiarato pubblicamente la sua appartenenza religiosa, la sua famiglia ha un retroterra metodista.
Anche se gli abitanti di Qunu dovrebbero trarre beneficio dal fatto che il loro paese sarà il luogo in cui riposerà Mandela, alcuni sono arrabbiati per il fatto che non avranno la possibilità di vederne il corpo prima del sotterramento.

“Nessuno ha pensato a noi,” ha detto Nomakula Mfikeleli, 61 anni, che come molti altri in paese non può permettersi, per mancanza di tempo o soldi, il viaggio a Pretoria per il funerale di Stato.

“Avremmo gradito avere la possibilità di dirgli addio… come abbiamo visto che hanno fatto altri in televisione,” ha detto Mfikeleli.

Mandela ha sempre ricordato nostalgicamente le idilliache colline intorno a Qunu, il paese in cui ha vissuto nei suoi primi anni di vita.

“Da quei giorni esco con il mio amore per il veld (i prati), per gli spazi aperti, le semplici bellezze della natura, le linee chiare dell’orizzonte,” ha scritto Mandela nella sua autobiografia Long Walk to Freedom.

Sarà sepolto nella cappella di famiglia che acquistò dopo il suo rilascio dalla prigione nel 1990.

Fonte: africareview.com

 

 

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