Sorious Samura e il fallimento degli aiuti all’Africa

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Nel suo crudo documentario, il giornalista della Sierra Leone rivela dove vanno a finire soldi, alimenti e farmaci destinati agli abitanti dell’Africa nera. Ecco perché le attuali politiche internazionali di aiuto allo sviluppo non funzionano.

Le inchieste di Sorious Samura sono di quelle che fanno male perché, come ormai raramente succede nel giornalismo, rivelano verità scomode e dicono cose sgradevoli. Come nel suo ultimo lavoro, Addicted to aids, andato in onda sulla Bbc.

Il giornalista 44enne, originario della Sierra Leone ma attualmente residente a Londra, si è fatto conoscere con due importanti documentari Cry Freetown (2000) e Exodus from Africa (2001), con i quali ha vinto numerosi premi. Per realizzare il suo ultimo lavoro si è recato nel suo Paese natale e in Uganda, dove ha dimostrato come gli aiuti internazionali allo sviluppo destinati all’Africa finiscano per sparire nel nulla, sprecati o rubati, anziché essere destinati a chi ne ha veramente bisogno. 

“Negli ultimi 50 anni i governi occidentali hanno versato più di 400 miliardi di euro in aiuti all’Africa – spiega Samura – ma, secondo quanto rivelato dalla World Bank quest’anno, metà degli abitanti dell’Africa subsahariana vive ancora in condizioni di estrema povertà, una situazione che è rimasta immutata dal 1981”. 

Le immagini girate da Samura sono immagini forti. Lo vediamo aggirarsi negli ospedali della disperazione in Sierra Leone o tra i macchinoni del ministero della Salute in Uganda. Lo vediamo prima contestare quei farmacisti disonesti che vendono alimenti e farmaci donati dagli organismi umanitari e etichettati con la scritta “non destinato alla vendita”, poi i rappresentanti del governo che fanno finta di non vedere quello che accade o sono addirittura complici della situazione.

L’intero video è disponibile all’indirizzo: http://news.bbc.co.uk col nome “Addicted to Aid”

One thought on “Sorious Samura e il fallimento degli aiuti all’Africa

  1. Questo è la prova che nella maggior parte dei casi i Paesi ricchi mandano questi soldi
    solo per mettersi la coscienza a posto dopo gli anni del colonialismo.Perché se fossero veramente preoccupati di aiutare gli africani sarebbero intransigenti nel sapere dove finiscono questi soldi chiedendo ai vari governi di giustificare le spese con documenti fiscali e monitorando la situazione fino a quando i progetti non vengano realizzati.
    Solo certe ONG e associazioni che lavorano sul posto in tenti Paesi africani sono da ammirare.

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