NON HO PIÙ PAURA. TUNISI,DIARIO DI UNA RIVOLUZIONE

In libreria la primissima testimonianza “made in Italy” dei trenta giorni che hanno inaugurato la primavera araba. “NON HO PIÙ PAURA- TUNISI. DIARIO DI UNA RIVOLUZIONE” (Gremese Editore).

E’ stato presentato ieri a Milano un libro sulla rivolta tunisina che ha cacciato Ben Ali vista da alcuni italiani residenti in Tunisia.

Milano, 8 luglio 2011. Si terrà questo pomeriggio alle ore 17.00 presso l’Associazione “Incontri di civiltà”a Roma la presentazione di lancio di “NON HO PIÙ PAURA- TUNISI. DIARIO DI UNA RIVOLUZIONE” (edito da Gremese Editore), primo libro di testimonianza diretta della “Rivoluzione dei Gelsomini” che ha dato avvio alla primavera araba. Oltre che sull’esperienza personale di alcuni italiani residenti a Cartagine, a due passi dal palazzo presidenziale e su interviste ai vari protagonisti della rivoluzione, il racconto si basa sulle centinaia di messaggi scambiati all’epoca della rivolta sui social network come Facebook e Twitter, che durante la “primavera araba” si sono trasformati in una piazza virtuale in cui esprimere il proprio dissenso.

“Questo libro” dice Simone Santi, abituato a confrontarsi quotidianamente con le realtà economiche delle due sponde del Mediterraneo “offre per molti aspetti uno sguardo diverso sul Nord Africa degli ultimi mesi, capace di stupire la “pigra” Europa con la dinamicità dei “vicini di casa”, e fa riflettere sul fatto che i veri protagonisti di una rivolta così importante sono, in realtà, donne e uomini comuni: studenti, operai, artisti, avvocati, un po’ come noi, che sono stati capaci di prendere coraggio ed innescare una trasformazione che sta contagiando non solo il mondo arabo”.

Gli autori
Le voci del libro sono molteplici e la collezione di contributi ricevuti da una rete di studiosi, giornalisti, imprenditori e artisti dalle due sponde del mediterraneo, fanno dello scritto un “libro collettivo”. Tra queste voci, ci sono esponenti autorevoli del mondo intellettuale tunisino: il regista Ben Checik, autore di un film della rivoluzione presentato recentemente a Cannes, Lina Ben Mhenni, nota blogger attivista, la storica Lilia Zaouali, l’attore Ahmed Hafiene. Le loro testimonianze “in presa diretta” – integrate dai racconti di esponenti dei media italiani quali Luciana Borsatti, corrispondente ANSA in Tunisia durante la rivoluzione e la scrittrice Francesca Bellino- sono state raccolte dall’antropologa Francesca Russo, con suo marito economista residenti a Tunisi, e dall’imprenditore italiano Simone Santi, che lavora sulle due sponde del Mediterraneo nella promozione degli investimenti italiani in paesi emergenti. Una rete di voci, soprannominata gli “Italiani di Cartagine”, che continua ad esprimersi attraverso il blog www.italianidicartagine.blogspot.com.

Progetto Colors
Parte del ricavato dalla vendita di questo libro verrà devoluto al progetto Colors, che sostiene l’integrazione di bambini tunisini e di altre comunità di immigrati in Italia attraverso il basket
www.progettocolors.com (pagina Facebook “Giovani, culture e colori: l’integrazione fa canestro”). Un’ulteriore iniziativa del Progetto Colors è stata attivata dal 2009 presso un orfanotrofio nella periferia di Maputo (Mozambico).

Contatti: ufficiostampa@consolemozambico.it

 

Fonte: ufficio stampa consolato onorario del Mozambico a Milano

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