Mozambico firma pace con Renamo, “Grazie Italia per mediazione”

Il presidente mozambicano Armando Guebuza e il leader della Renamo Afonso Dhlakama si sono incontrati oggi a Maputo e hanno firmato l’accordo politico che conferma le intese sulla fine delle ostilità raggiunte la settimana scorsa e simboleggia l’inizio di una nuova fase politica che dovrà condurre alle elezioni del 15 ottobre in condizioni di stabilità e piena partecipazione di tutte le forze politiche.

Azione della diplomazia italiana

Il rientro di Dhlakama è stato reso possibile da un’azione condotta con successo dalla diplomazia italiana. La settimana scorsa, infatti, una delegazione italiana guidata dal viceministro Carlo Calenda, insieme a monsignor Matteo Zuppi della Comunità di Sant’Egidio e all’ambasciatore d’Italia a Maputo, si erano recati nella impervia foresta di Gorongosa in Mozambico per incontrare il leader della Renamo e, successivamente, avevano concordato con il presidente Guebuza le modalità del rientro di Dhlakama a Maputo. Nei giorni successivi l’ambasciata italiana ha coordinato una seconda spedizione a Gorongosa, alla quale hanno partecipato anche gli ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna, Portogallo e Botswana, per riaccompagnare Dhlakama ieri nel suo viaggio di ritorno a Maputo.

Parole di stima e riconoscimento per il ruolo dell’Italia

Sia Guebuza sia Dhlakama, nei loro discorsi oggi in occasione della cerimonia di firma degli accordi, hanno avuto parole di stima e riconoscimento per il ruolo dell’Italia nel facilitare i contatti tra le parti e superare le diffidenze che negli ultimi giorni rischiavano di compromettere l’esecuzione degli accordi raggiunti. E’ una prova – ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Maputo Roberto Vellano – del rapporto speciale che unisce l’Italia al Mozambico, a ventidue anni di distanza dall’Accordo di Roma, che conferma il nostro ruolo di partner strategico per la stabilità politica e lo sviluppo del paese.

La questione era stata al centro della visita a Maputo del presidente del Consiglio Renzi nel mese di luglio, che aveva dato la disponibilità del Governo italiano per facilitare in tutti i modi un riavvicinamento delle parti, e, qualche settimana prima, della missione effettuata dal viceministro degli Esteri Lapo Pistelli.

Fonte: esteri.it

 

 

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