Mediterraneo al centro dell’agenda del min. Terzi

Un ampio programma di visite e di incontri internazionali attende il Ministro Giulio Terzi all’inizio del Nuovo Anno, secondo quanto riferisce il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari. Impegni ed attività sulla scia delle linee guida della politica estera del governo illustrati da Terzi in Parlamento: Europa, relazioni transatlantiche, Mediterraneo ed azione globale.

Nell’ambito della diplomazia europea, il Ministro si recherà nella prima metà di gennaio prima a Parigi e successivamente, a fine mese, a Londra, per approfondire con le controparti le principali tematiche bilaterali e rafforzare il raccordo sulle principali crisi internazionali. Il 30 gennaio Terzi parteciperà al Consiglio dei Ministri Ue.

Un appuntamento importante per le decisioni sul rafforzamento del regime sanzionatorio nei confronti dell’Iran. L’Italia ha proposto l’inserimento in agenda al Consiglio di gennaio dei temi Serbia e Kossovo alla luce dei recenti sviluppi e dell’importanza cruciale che l’Italia attribuisce alla continuazione del processo di avvicinamento di Belgrado all’Ue attraverso la concessione dello status di candidato e l‘avvio dei negoziati di adesione.

Sul piano transatlantico, Terzi accompagnerà il Presidente Monti negli Stati Uniti per la prevista visita bilaterale. Il rapporto solido con gli Stati Uniti resta una assoluta pietra miliare della nostra politica estera.

Particolarmente fitto sarà il programma di impegni del Ministro sul fronte mediterraneo, una delle proprita’ della politica estera dell’Italia, piu’ volte sottolineata dallo stesso Ministro, anche alla luce delle trasformazioni indotte dalle primavere arabe e del ruolo primario che l’Italia gioca ed intende giocare in quest’area. Sono previste in gennaio visite in Tunisia, Egitto, Libia (Terzi accompagna il Presidente Monti).

Terzi ha già avuto un contatto telefonico con il neo-insediato Ministro degli esteri tunisino Abdessalem per congratularsi della sua nomina ed anticipare l’intenzione di compiere una visita in Tunisia nelle prossime settimane. L’Italia guarda alla Tunisia come un partner centrale nella sua politica mediterranea e saluta positivamente il percorso democratico intrapreso che pone le premesse per un ulteriore approfondimento dei rapporti tra i due Paesi. E’ prevista in gennaio anche una tappa al Cairo.

L’Egitto è un partner strategico e un key player nel Mediterraneo ed in Medio oriente. L’Italia ha profondi rapporti di amicizia con il popolo egiziano e guarda con fiducia alla transizione, pur non nascondendo la preoccupazione per le violenze delle ultime settimane mentre si auspica la piena e normale ripresa del processo politico. Per la Libia, si tratta di un dossier che il Ministro segue personalmente e quotidianamente con la massima attenzione.

Si prosegue il lavoro interno, in raccordo con l’Ambasciata italiana a Tripoli, le altre amministrazioni e la Presidenza del Consiglio per impostare su binari di massima concretezza con i partner libici i rapporti bilaterali nei diversi settori, dall’economia, alla sicurezza, all’impegno comune nella lotta all’immigrazione illegale.

In programma, sempre in gennaio, anche una visita in Libano, altro paese dove l’Italia svolge un ruolo chiave, nella prospettiva della riassunzione, alla fine del mese prossimo, del comando UNIFIL.

Tre altri punti sugli impegni del Ministro Terzi su Mediterraneo e Medio Oriente. Innanzitutto la Siria. L’Italiaè particolarmente preoccupata per la continuazione delle violenze anche dopo la firma da parte del governo siriano delle intese con la Lega Araba. Di qui il forte appello appello alle autorità siriane a fermare la repressione violenta e creare le condizioni per una rapida transizione politica.

L’Italia sostiene l’azione della Lega Araba, della Turchia – che l’Italia considera partner centrale nella soluzione della crisi siriana e più in generale nella stabilizzazione dei processi post-rivoluzioni arabe – e guarda con attenzione ed incoraggia le prese di posizione in ambito Nazioni Unite, dove è stata approvata a stragrande maggioranza una Risoluzione delle Nazioni Unite di condanna della Siria per le repressioni violente, mentre è sul tavolo del Consiglio di Sicurezza una bozza di risoluzione della Russia di condanna delle azioni violente delle autorità siriane, che rappresenta un’evoluzione incoraggiante.

La Farnesina, in accordo con i partner, sta organizzando a Napoli la riunione del 5+5 dei Ministri degli esteri, la prima dopo le primavere arabe e ad un anno da queste ultime. E’ un appuntamento per rilanciare uno spirito positivo di cooperazione regionale e promuovere l’avvicinamento tra le due sponde del Mediterraneo.

Negli impegni del Ministro figura anche l’agenda globale, dall’Africa alla diplomazia economico-culturale a 360 gradi. Il Corno d’Africa e la Somalia, un’area di impegno assolutamente prioritaria per l’Italia, cheè stata già al centro di incontri bilaterali del Ministro ed in agenda in occasione delle sue prossime missioni in Europa, in vista anche della Conferenza internazionale di Londra in febbraio, alla quale l’Italia intende apportare un contributo di primo piano.

L’Italia sta lavorando in stretto contatto con i partner inglesi ed i paesi del ‘core group’ in preparazione della Conferenza il cui obiettivo è di sostenere il processo che condurrà alla fine della transizione nell’agosto di quest’anno e degli assetti del ‘dopo’ che lo Stato somalo dovrà darsi.

Per la Corea del Nord l’Italia, primo tra i paesi del G7 ad avviare relazione diplomatiche, segue con grande attenzione l’evoluzione della situazione maturata dopo il decesso di Kim Jong il. Si apre una fase nuova, con l’auspicio che possa portare ad un’apertura maggiore della DPRK verso la comunità internazionale, un atteggiamento operativo sul tema della proliferazione e cooperativo verso i vicini.

 

Fonte: esteri.it

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