Man on ground: il dramma dei migranti

Man on ground e’ un film sudafricano/nigeriano del regista Akin Omotoso. E’ la storia di due fratelli nigeriani espatriati, uno a Londra e l’altro in Sudafrica.Il film e’ pensato per mettere in evidenza tutte le difficoltà che i migranti, in qualsiasi parte del mondo, devono affrontare. Non per niente lo IOM, Organizzazione internazionale per le migrazioni, e’ coinvolto in questa pellicola.

Durante una breve visita in Sudafrica, il fratello espatriato a Londra scopre che il suo germano e’ scomparso proprio nel bel mezzo di una serie di scontri accesi dalla popolazione residente, in attesa di una dimora dallo stato, contro gli stranieri colpevoli, a loro avviso, di “prendere” le loro case prima di loro.

Buona la recitazione di questo film cosi’ come la qualità generale delle immagini e del montaggio. Troppo esagerato l’uso dell’effetto sonoro sul fumo. In pratica ogni volta che un attore fuma una sigaretta si attiva subito un effetto sonoro che amplifica l’inspirazione e l’espirazione della sigaretta.

La storia poteva essere meglio raccontata e la scena madre poteva basarsi su fondamenta più solide.

In conclusione il film merita di essere visto perché fa comprendere bene la situazione vissuta molti migranti.

 

Piervincenzo Canale

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