LE DIMISSIONI DI MBEKI: COSA DICONO I BLOGGERS

L’annunciato addio del presidente della repubblica Sudafricana ha scatenato i commenti sul web, tra chi si dice preoccupato del futuro e chi definisce quella dell’Anc una “stupida” richiesta

Come era prevedibile, le annunciate dimissioni di Thabo Mbeki dalla carica di presidente della repubblica del Sudafrica hanno suscitato numerosi commenti da parte dei bloggers di Johannesburg e dintorni. Ancora sconosciuta la data del ritiro, che sarà decisa dall’Assemblea nazionale. La naturale scadenza del mandato per Mbeki sarebbe arrivata l’anno prossimo, dopo un decennio alla guida del paese come successore di Nelson Mandela. 


“Sono stato membro leale del Congresso nazionale africano (Anc) per 52 anni – ha detto il quasi ex-presidente –. Resto un membro dell’Anc ed è per questo che rispetto la sua richiesta”. Quella, cioè, di dimettersi perché accusato di aver strumentalizzato la giustizia per danneggiare Jacob Zuma, preferitogli dal partito maggioritario come leader e suo sicuro rivale alle prossime elezioni presidenziali.
Molti sudafricani, scrive southafrica.foreignpolicyblogs.com, e molti osservatori nel resto del mondo si stanno interrogando sul recente “affaire” che ha portato alle velocissime dimissioni di Thabo Mbeki e a una delle maggiori crisi politiche nel Paese dal periodo precedente alla fine dell’apartheid, nel 1994. Non tutti, continua il blogger, sono spaventati da questa situazione, mentre alcuni sono preoccupati delle conseguenze. Ma qualunque sia il punto di vista sulla politica sudafricana e sulle personali rivalità delle persone coinvolte, conclude, questa non è la conclusione migliore e certo non sono giorni felici per il Sud Africa o per l’African National Congress. Giorni in cui l’Assemblea nazionale dovrà vedersela con il non facile processo di transizione, in cui dovrà fronteggiare l’addio di Mbeki, le richieste dell’opposizione, della comunità internazionale e della popolazione sudafricana.
In aggiunta, scrive ancora, southafrica.foreignpolicyblogs.com, gli esperti dicono che il processo che vede protagonista Jacob Zuma – eroe della lotta antiapartheid, assolto da un’accusa di stupro e poi accusato di corruzione – non dovrebbe iniziare prima del 2010, quando prevedibilmente Zuma sarà comodamente seduto sulla poltrona di presidente e non sarà semplice decidere di condannarlo senza scatenare un’altra crisi costituzionale. 
Contrario alle dimissioni di Mbeki l’autore di www.blogsouthafrica.net, che definisce quella dell’Anc una “stupida decisione”. Perché, scrive, non hanno dato al presidente la possibilità di concludere il suo mandato? Il blogger racconta di aver parlato con molti amici e di aver trovato molti di loro scontenti o preoccupati per quanto sta accadendo. Molti si sono detti preoccupati di un possibile declino nello “zimbabweismo”, con un presidente “affamato di potere”.  Il timore è anche quello di un Anc spaccato in due, con il rischio di una nuova guerra civile tra le due fazioni.
Le prossime settimane, conclude il blogger, saranno molto importanti per capire cosa aspetta i sudafricani nel prossimo futuro. Di certo, si potrebbe aggiungere, quella di questi giorni non è la conclusione ideale di una carriera come quella di Thabo Mbeki, un personaggio con una lunga storia politica alle spalle partita da suo padre e rovinata da assurde prese di posizioni sul male del secolo che sta avvelenando l’Africa, l’Aids.

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