Lavoratori domestici e badanti: PE chiede riconoscimento

Lavoratori domestici e badanti: PE chiede il riconoscimento di uno status giuridico europeo

Ai lavoratori domestici e ai prestatori di assistenza, la maggior parte dei quali sono donne migranti, dovrebbe essere garantito uno status giuridico comunitario in materia di diritto del lavoro, per scoraggiare il traffico di esseri umani, il lavoro forzato e lo sfruttamento. Lo chiedono i deputati in un progetto di risoluzione non vincolante al voto giovedì.

Questo riconoscimento dovrebbe essere previsto nei regolamenti comunitari e dovrebbe ridurre il lavoro sommerso, promuovere l’integrazione sociale e stabilire modelli di facile interpretazione per le relazioni giuridiche tra lavoratori e datori di lavoro.

Nel testo, redatto da Kostadinka Kuneva (GUE/NLG, EL), si sottolinea la necessità di un’adeguata rappresentazione dei lavoratori domestici e dei badanti in tutte le leggi nazionali sul lavoro e sull’anti-discriminazione, oltre alla possibilità per i lavoratori domestici di aderire alle organizzazioni di sindacali.

Il Parlamento esorta gli Stati membri a trovare metodi di controllo innovativi nel rispetto della privacy, al fine di fermare il traffico di esseri umani, i maltrattamenti e lo sfruttamento, anche di tipo economico, dei lavoratori domestici. Inoltre, chiede la definizione di accordi bilaterali e disposizioni sui visti con gli Stati che le statistiche indicano come Paesi di invio di collaboratori domestici e prestatori di assistenza.

Fonte: europarl.europa.eu/news

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