La Lateranense inaugura un’area studi per l’Africa

Il 25 novembre scorso, l’università Lateranense di Roma ha inaugurato l’Area di ricerca e studi interdisciplinari per lo sviluppo della cultura africana con un convegno a cui hanno partecipato i cardinali Agrè e Sarah.

«Il criterio di una permanente cooperazione missionaria può essere di grande aiuto nello strutturare cristianamente la vita delle nostre comunità: laddove esso non si esprima (come nel caso del tribalismo), dobbiamo rimettere in questione quanto è stato fatto di evangelizzazione e di edificazione della Chiesa».

Ha insistito sul valore della cooperazione il Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, Cardinale Robert Sarah, intervenendo presso la Pontificia Università Lateranense in occasione del convegno inaugurale dell’Area di ricerca internazionale di “Studi Interdisciplinari per lo sviluppo della cultura Africana” recentemente istituita presso l’ateneo.

Alla riflessione del porporato guineano è seguita quella dell’Arcivescovo emerito di Abidjan (Costa D’Avorio), Bernard Agré, che ha concluso la sua relazione auspicando una riduzione della distanza che separa le chiese africane da quelle occidentali.

«Le nostre Chiese africane – ha spiegato – sono state per molto tempo separate dalle loro sorelle all’estero. Oggi, per fortuna, assistiamo a un nuovo spirito di collaborazione tra le diverse chiese del mondo che non può che favorire le comunità cristiane in Africa all’indomani anche della grande spinta globalizzatrice favorita dal Giubileo del 2000. È proprio in questa direzione – ha aggiunto – che le chiese missionarie africane devono operare efficacemente per una loro maturità fatta di realismo e di grande speranza».

Nata per accogliere e approfondire le sollecitazioni emerse dalla IIª Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi dell’Ottobre 2009, l’area di ricerca intende andare incontro al fabbisogno della chiesa d’Africa nei termini di personale qualificato e responsabile, soprattutto a livello laicale, per preparare cristianamente e umanamente, formatori e professionisti responsabili in tutti i campi.

 

Fonte: comunicato stampa

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