Kenya: coop.italiana sostiene profughi somali

Cooperazione: Kenya, sostegno ai profughi somali

17 Febbraio 2011

La Cooperazione Italiana in aiuto dei profughi somali in Kenya.

E’ stato approvato un finanziamento di un milione e 100 mila euro per la realizzazione del programma di emergenza “Rafforzamento dei servizi di base per la popolazione somala residente nei campi profughi di Dadaab”.

Obiettivo dell’iniziativa è migliorare i servizi di base (acqua, igiene e ambiente, istruzione) per i rifugiati somali residenti nel campo profughi denominato Ifo, presso la località Dadaab, e per la comunità ospitante della stessa zona.

Il coordinamento delle attività di emergenza, l’assistenza tecnica e il monitoraggio saranno assicurati dall’Ambasciata d’Italia a Nairobi, dall’Unità tecnica locale (Utl) della Dgcs a Nairobi e dagli esperti inviati dalla Farnesina.

L’iniziativa verrà realizzata anche con il concorso di Ong.

A partire dal 2009, con un impegno economico da un milione e 800 mila euro, la Cooperazione Italiana ha incentrato la propria azione su una delle aree più povere del Kenya, caratterizzata dalla presenza dei tre campi profughi di Hagadera, Ifo e Dagahaley.

Queste strutture registrano un quotidiano e consistente flusso di somali in fuga dal proprio Paese (la popolazione complessiva a fine gennaio 2010 era di 259.717 profughi in cerca di asilo di cui 245.219 somali: in meno di due anni il numero di profughi somali in Dadaab è salito di 87.503 persone).

Per l’anno in corso è stata approvata una nuova iniziativa in favore della popolazione somala residente nei campi profughi di Dadaab.

Attraverso il programma, il Governo italiano potrà cosi consolidare e valorizzare gli effetti positivi prodotti dai precedenti interventi, nonché rispondere alle nuove richieste del governo keniota, che dichiara di non essere in grado di fornire adeguata assistenza umanitaria ad un numero così elevato di profughi.

Il finanziamento vuole sostenere il programma dell’Unhcr 2010 che si prefigge di provvedere ai bisogni umanitari più urgenti dei rifugiati, richiedenti asilo e sfollati somali ospitati nei campi (salute, acqua e igiene, istruzione di base) cercando, attraverso progetti di sostenimento, di renderli il più possibile autosufficienti, anche tenendo della corrente espansione degli attuali campi profughi di Dadaab, in particolare il campo di Ifo.

Fonte: comunicato stampa esteri.it

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