Gli accordi di libero scambio si internazionalizzano

In vigore a partire dal 2000, un patto tra paesi europei e paesi della zona africano-caraibico-pacifica organizzerà entro la prospettiva del 2020 un vasto sistema di libero scambio, ratificato dai capi di Stato di 86 paesi membri e dei loro rispettivi parlamenti.

Questo protocollo di accordo si presta a una durata di vita di venti anni. Sono i tempi necessari per integrare questi paesi all’interno dell’economia mondiale, specialmente per la liberalizzazione dei loro scambi con l’Europa.

Questo accordo mira a transitare da relazioni commerciali fondate su un sistema di preferenza unilaterale ad accordi di libero scambio tra l’Unione Europea e complessi regionali omogenei.

A tal fine, l’Europa ha versato circa 23 miliardi di euro ai paesi della zona africano-caraibico-pacifica negli ultimi sette anni.

Due clausole fondamentali regolamentano questo trattato: il rispetto dei diritti dell’Uomo, dello stato di Diritto e della lotta contro la corruzione, così come il raccoglimento degli immigrati clandestini nel loro paese d’origine, sia che essi godano di cittadinanza sia che siano senza passaporto.

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