Festival cinema africano a Verona stasera

Domenica 15 febbraio

alle ore 21

al Cinema Teatro Santa Teresa

NI SISI e ZAKARIA

Ni Sisi, nato come progetto teatrale della compagnia S.A.F.E. GHETTO, in risposta alle violenze post elezioni del 2008, è stato replicato per due anni nelle baraccopoli di Nairobi, sugli altopiani del Kenya e in tutta la provincia. In seguito, in concomitanza con le elezioni del 2013, è diventato, grazie al regista Nick Reding, un lungometraggio.

Il film (prima visione nazionale) racconta il passaggio da una società multietnica e integrata a una realtà pre-elezioni, caratterizzata da un’atmosfera di tensioni razziali fomentate dalle campagne elettorali dei politici, che hanno fatto della diffidenza e della paura il loro manifesto elettorale.

A precedere Ni Sisi, sarà il cortometraggio Zakaria di Leyla Bouzid. Il corto, che ha ricevuto la menzione speciale da parte della Giuria ufficiale per la sezione SHORT AFRICA, racconta la storia di un uomo di origini algerine, Zakaria appunto, che conduce un’esistenza tranquilla, con la moglie e i suoi due figli, in un paesino nel Sud della Francia.

Alla notizia della morte del padre Zakaria decide di tornare in visita in Algeria portando con sé tutta la famiglia. Questa scelta però provocherà uno scontro con la figlia Sarah. Il cortometraggio di Bouzid mette a confronto due generazioni su un tema quanto mai attuale: le questioni dell’identità e della migrazione.

 

I REGISTI: Nick Reding è un attore e regista inglese con una lunga esperienza di televisione, cinema e teatro. Nel 2002 fonda la compagnia teatrale S.A.F.E. GHETTO (Sponsored Arts For Education) in Kenya, progetto che utilizza il teatro di strada per educare, ispirare e far nascere un cambiamento sociale nelle comunità su temi di vitale importanza come, ad esempio, l’Hiv e il razzismo. Oltre ai corti Kandanda e Huruma ha diretto il pluripremiato lungometraggio Ndoto Za Elibidi. Nonostante la Compagnia teatrale assorba la maggior parte del suo tempo, Nick ha recitato in diversi film, tra i quali: The Constant Gardener, Soul Boy, Silent Witness, Blood Diamond, The First Grader e Strike Back. Attualmente vive e lavora in Kenya.

Leyla Bouzid nasce a Tunisi nel 1984, dove diventa attivista dell’Associazione dei giovani registi tunisini. A 18 anni, dopo il diploma, si trasferisce a Parigi per studiare letteratura francese presso l’università Paris-Sorbonne. Dopo aver frequentato il corso di regia alla Fémis, inizia la sua carriera nel cinema come assistente alla regia per diversi film e nel 2006 co-dirige il suo primo cortometraggio, Sbeh el Khir. Il suo vero esordio dietro la macchina da presa risale al 2010 con il cortometraggio Un ange passe. Nel 2012 con il film Soubresauts vince il Gran Premio della Giuria al Festival Premiers Plans. Zakaria è il primo cortometraggio che realizza anche come produttrice.

 

Fonte: comunicato stampa

 

 

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