“Aree culturali protette dai conflitti”

Unesco: Giro, soddisfazione per l’approvazione della decisione italiana che istituisce ‘aree culturali protette dai conflitti’

II Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro ha espresso grande soddisfazione per l’adozione per acclamazione e all’unanimità, da parte del Comitato esecutivo dell’UNESCO, della decisione – presentata dall’Italia – che istituisce “aree culturali protette”. Obiettivo della decisione è la protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto, in particolare per quanto riguarda la distruzione deliberata di siti del patrimonio, il saccheggio e il traffico illecito di beni culturali.

“Proteggere il patrimonio culturale e integrare la dimensione culturale nella prevenzione e risoluzione dei conflitti non è solo un’emergenza per tutelare la cultura, ma anche un imperativo politico e di sicurezza. L’Italia ha promosso la decisione perché riteniamo che distruggere il passato significhi odiare il futuro” ha dichiarato il sottosegretario Giro, che è stato tra i principali fautori dell’iniziativa italiana.

La necessità di creare “aree culturali protette” è emersa con urgenza a seguito della distruzione deliberata di siti del patrimonio dell’umanità in Siria e Iraq. Il centro storico e la Moschea degli Omayyadi di Aleppo in Siria potrebbero essere il luogo pilota per negoziare il “congelamento” della guerra – importante sia per facilitare la risoluzione del conflitto sia per costruire la fiducia tra le parti in conflitto.

“Oggi, le identità, costruite anche sul passato, ci forniscono una nuova geografia del mondo, una geopolitica delle identità. Le culture possono separare i popoli ma possono anche unire, essere elementi di pluralismo. La guerra nasce prima di tutto nella mente degli uomini ed è nella mente degli uomini che, attraverso la salvaguardia delle identità storiche frutto di convivenze stratificate, contribuiamo ad edificare le più solide difese della convivenza pacifica” ha concluso il Giro.

Fonte: esteri.it

 

 

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